Si è parlato di responsabilità e sostenibilità nella conferenza stampa in programma, questa mattina, nella sala Falcone Borsellino, a Palazzo Zanca, per fare il punto della situazione a 50 giorni dalla nomina del nuovo commissario liquidatore di MessinAmbiente, Alessio Ciacci. Il sindaco Renato Accorinti, l’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, il commissario liquidatore di MessinAmbiente, Alessio Ciacci, e il consulente dell’azienda, Raphael Rossi, hanno puntualizzato come la ripresa dell’azienda sia una scommessa che si può vincere solo se affrontata insieme. «Non esistono superuomini in grado di risolvere da soli la situazione — ha dichiarato Rossi —, tutti devono partecipare».
A seguito delle polemiche divampate nei giorni scorsi, il sindaco Accorinti ha tenuto a sottolineare che la città, anche in tema di rifiuti, può ripartire solo se gli stessi cittadini si dimostrano fiduciosi e disponibili a collaborare. E ha aggiunto: «Per volare alto Messina ha bisogno di persone di alto profilo come Ciacci e Rossi. Si pagano troppi soldi per i rifiuti che in realtà dovrebbero essere considerati come risorse, e portare, invece che togliere, soldi alla città». Competenza, esperienza e professionalità, dunque, sono queste le qualità che hanno fatto pendere l’ago della bilancia a favore del nuovo Commissario liquidatore e del consulente. «La progettazione è solo la prima fase di un percorso» ha ribadito il Primo cittadino, e in quanto tale richiede tempo per dare risultati.
Sostenibilità, valore del servizio pubblico, partecipazione, trasparenza, efficienza, questi i punti strategici del programma presentato da Ciacci nel corso della riunione. Si è parlato di una prossima partenza della raccolta porta a porta che dovrebbe coinvolgere inizialmente 15.000 cittadini della prima, seconda e sesta circoscrizione, per poi venire estesa ad altri 65.000, ma anche di trasparenza di e partecipazione attiva alla gestione dell’azienda. A questo proposito è stato creato un indirizzo e-mail (aziendapartecipata@messinambiente.it) per raccogliere e valutare le proposte che verranno avanzate da associazioni e cittadini. L’efficienza, invece, dovrebbe garantire un risparmio importante migliorando la condizione della raccolta e potenziando la differenziata. «Già 140.000 euro, sono stati risparmiati ─ ha detto Ciacci ─ intervenendo su straordinari, domenicali e festivi. Somme che dovranno poi essere reinvestite altrove, per promuovere professionalità, competenza dei lavoratori e acquisire nuovi mezzi per la raccolta».
Rossi, che si occupa da 15 anni di aziende e progettazione in ambito di raccolta differenziata, ha posto l’accento sull’importanza del rispetto delle regole all’interno dell’azienda per garantire i diritti di tutti. La scommessa da vincere sarà ora riportare il rigore, responsabilizzare i lavoratori — che stanno già partecipando attivamente al cambiamento —, e trovare quegli elementi che possano garantire la sostenibilità. «Gli stessi lavoratori ─ ha rimarcato Rossi ─ devono guardare al proprio lavoro non solo in termini di stipendio ma come fosse una missione», per questo però sarà anche necessario metterli nelle condizioni di farlo.
Nessuna data ancora sulla partenza della differenziata porta a porta, per quella si dovrà ancora attendere. Intanto, il processo di riorganizzazione prosegue e Accorinti, nel suo intervento iniziale, ha assicurato che non si tratta solo di fantasie ma di realtà.
Giusy Gerace
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