Il primo atto della rivoluzione delle partecipate è previsto domani. Il 30 giugno, infatti, dovrebbe concretizzarsi il passaggio di Messinambiente e Ato3 all’Amam. Ad un giorno dall’importante provvedimento, il sipario rimane calato a metà.
L’incertezza regna sovrana, lo testimoniano le parole del liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci. “Non abbiamo ancora notizie certe – spiega – in giornata terremo una conferenza dei servizi con il dirigente del Dipartimento Ambiente Domenico Signorelli e l’assessore Ialacqua. Al momento, è impossibile stabilire se e per quanto tempo ci sarà la proroga”.
Ma dalla Conferenza dei Servizi menzionata da Ciacci non giunge alcuna novità. Nessuna firma, infatti, a sugellare l’auspicata proroga. Domani, senza alcun rinvio, resta l’ultimo giorno di MessinAmbiente.
Come previsto dal Comune, il servizio di raccolta dei rifiuti e il personale impiegato in tale mansione verrà assorbito dall’Azienda Meridionale Acque Messina. Un primo passo per la definitiva istituzione di una Multiservizi. All’orizzonte una nuova proroga che farà slittare di qualche mese il passaggio Messinambiente – Amam. Tuttavia, l’iter burocratico per il definitivo riassetto delle partecipate è ancora lungo: prima di tutto il Consiglio comunale dovrà, infatti, pronunciarsi sullo statuto dell’Amam, successivamente andrà affrontato il capitolo “dipendenti”.
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