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Messina, validità elezione Presidenza Consiglio Comunale: la decisione del TAR

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Arriva la decisione del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Catania in merito al ricorso presentato dai 17 componenti del Consiglio comunale di Messina che contestavano le modalità di elezione di Nello Pergolizzi alla Presidenza dell’aula.

Il 26 giugno, dopo la votazione, infatti, si era acceso un dibattito sulla validità dell’elezione di Pergolizzi che, nonostante avesse ottenuto il maggior numero di voti (15 a fronte dei 14 di Croce) non aveva superato il quorum della maggioranza di 17 voti su 32 votanti prevista dalla legge e dallo Statuto comunale.

Adesso il TAR non ha concesso la sospensiva oggetto del ricorso e «vista la delicatezza della questione – scrive l’Amministrazione comunale di Messina, in una nota – ha ritenuto di suggerire agli avvocati la fissazione di una udienza di merito in cui definire una volta per tutte con sentenza la vicenda».

«Una decisione –  commenta l’Amministrazione Basile – che ha evitato la paralisi dell’attività dell’organo consiliare. Non possiamo che esprimere soddisfazione in quanto l’odierna decisione del TAR di fatto non ha concesso la sospensiva, in quanto il Presidente non ha ritenuto che la materia in argomento fosse tale da giustificare una sospensione dell’elezione del presidente del Consiglio comunale ed ha rinviato la decisione all’udienza di merito del 3 ottobre prossimo».

Il commento di Nello Pergolizzi

In merito alla decisione del TAR, arriva il commento di Nello Pergolizzi, al centro delle polemiche scatenate dal Consiglio comunale. «Non riesco a comprendere – scrive Pergolizzi –, come  possano  i 17  consiglieri ricorrenti affermare di avere accolto  favorevolmente  la  decisione  del  TAR  quanto  l’adesione  di  tutti  i  legali  (il  loro  compreso) di  accogliere il  “suggerimento” dei  Giudici  del  TAR  di  rinviare  a  breve, nella specie al 3  ottobre, l’udienza di merito, ritenendo la decisione assolutamente coerente  poiché l’emissione di un provvedimento cautelare avrebbe certamente lasciato nella totale incertezza il Consiglio Comunale in  attesa di una pronuncia nel merito della questione».

«Stride,  e non  poco, – prosegue Pergolizzi –, siffatta  dichiarazione  con  la  linea  processuale  assunta dai  17  consiglieri  comunali  ricorrenti  che,  dapprima,  hanno  proposto  ricorso  al  TAR avanzando, addirittura, istanza  cautelare di sospensione  della  delibera  del  consiglio  comunale  ai  sensi  dell’art.  art.  56  del  codice  del   processo  amministrativo  (peraltro,  rigettata  con  provvedimento  del  TAR  stesso  in  data   29.6.2023),  per  poi    avanzare  apposita  istanza  cautelare alla  quale  oggi   sono  stati  loro  stessi,  in   fondo, a rinunciarvi.

Nell’asserito  timore di  “lasciare  in  totale  incertezza  un  Consiglio  Comunale”,  avrebbero  fatto  bene   i  17  consiglieri comunali  a  depositare  un  ricorso  al  TAR   senza  formulare  siffatte  richieste di natura cautelare, così  da  affrontare direttamente la  questione solo nel  merito,  evitando  burocrazie   giudiziarie  inutili  ed  anche futili e che, di certo, non interessano alla cittadinanza  che, mi risulta, sta seguendo anche con apprensione e attenzione questa delicata vicenda.

Concludo affermando che essere coerenti significa non cambiare mai idea e mettere in pratica ciò che si  afferma con i  fatti, anziché contraddire le proprie idee ponendo in essere comportamenti contrari alle proprie convinzioni».

 

 

 

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