Sinistra Italiana non ci sta. La coordinatrice provinciale, Alessandra Minniti, rompe gli indugi e si scaglia contro il Consiglio Comunale, reo di temporeggiare sulla nascita della Messina Servizi Bene Comune. L’assenza del numero legale in occasione della seduta di lunedì, ha fatto sì che venisse ulteriormente posticipato il voto sulla delibera del contratto di servizio della nuova azienda, il cui esito è tutt’altro che scontato.
Minniti mette i consiglieri davanti alle proprie responsabilità: “I responsabili della prossima potenziale crisi sanitaria che potrebbe colpire Messina hanno un nome e un cognome. Non si tratta di quello dell’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua e neanche di quello del sindaco Renato Accorinti, ai quali semmai va il merito di aver insistito con grande determinazione nel volere una politica dei rifiuti rigorosamente pubblica e ispirata ai principi della riduzione, riciclo e riuso dei materiali che oggi intasano le già troppe discariche sparse sul territorio siciliano”.
Sinistra Italiana chiede al sindaco Accorinti di interloquire con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio, affinchè venga fissata una seduta straordinaria: L’emergenza rifiuti – ha proseguito Minniti- ha cause strutturali dovute ad almeno due decenni di mala gestione, nei quali amministratori di centrodestra come di centrosinistra hanno usato Messinambiente come improprio salvadanaio per appropriarsi indebitamente di risorse pubbliche e come serbatoio di voti clientelari utilizzando le periodiche assunzioni di nuovi lavoratori, totalmente slegate da qualunque programmazione dell’attività aziendale, come massa di manovra per consolidare carriere e porzioni di potere politico. Messina Servizi Bene Comune ha tutte le potenzialità per mettersi alle spalle le inefficienze e le pratiche affaristiche legate al ciclo dei rifiuti chiudendo la stagione infelice del sistema misto pubblico privato – che ha significato essenzialmente socializzazione delle perdite e appropriazione privata delle tasse salate pagate dai cittadini e delle risorse pubbliche- e garantendo sicurezza a lavoratrici e lavoratori e un buon funzionamento del servizio, come giustamente meritano cittadine e cittadini messinesi”.
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