La nomina diventerà ufficiale questa mattina quando sarà messo tutto nero su bianco, ma la strada sembra ormai spianata. Beniamino Ginatempo sarà l’amministratore unico della Messina Servizi Bene Comune, la nuova società di rifiuti chiamata a prendere il posto di Messinambiente.
Ginatempo, docente universitario e ferreo sostenitore della strategia Rifiuti Zero, è un nome che lo stesso assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, definisce in linea con il programma dell’amministrazione sulla gestione dei rifiuti. Nei giorni scorsi c’è stato un incontro tra la Giunta e Cambiamo Messina dal Basso, incontro fortemente voluto dal movimento per comprendere quali saranno le strategie che saranno adottate per la nuova società.
Ialacqua è convinto che il nome di Ginatempo possa mettere tutti d’accordo: “E’ una persona che non ha bisogno di presentazioni, il suo impegno ma soprattutto la sua visione della gestione dei rifiuti è in linea con i programmi dell’amministrazione. Intanto nomineremo l’amministratore unico in attesa di fare il Cda. Cambiamo Messina dal Basso ha voluto incontrare l’amministrazione comunale per conoscere tempi e programmi che porteranno alla nascita della Messina Servizi bene Comune, non penso che il nome di Ginatempo possa essere inviso al movimento”.
Il cammino per la creazione della nuova società però sta andando a rilento, il Consiglio comunale finora ha approvato solo l’atto di costituzione mentre la delibera sul contratto di servizio è ancora ferma al palo.
Con questa nomina Ialacqua intende dare un segnale al civico consesso: “Questo atto è un modo per dare un colpo d’acceleratore affinchè si compia questo passo importante per la nascita della nuova società”.
Sempre restando in tema di rifiuti, oggi sarà il giorno in cui il Consiglio comunale voterà la delibera sulla Tari, che proprio nella serata di ieri ha ricevuto il via libera dalla commissione bilancio. Per l’ennesima volta i consiglieri sono chiamati a votare un atto importante l’ultimo giorno utile, perché oggi scade il termine per l’approvazione della delibera.
Altrimenti resterebbero le tariffe dello scorso anno ma il Comune dovrebbe gestire un debito fuori bilancio pari a 200mila euro, tanto sarà l’aumento della Tari rispetto a dodici mesi fa. Un cifra considerevole che Ialacqua spiega così: “In realtà il costo del servizio è diminuito di 300mila euro, una cifra inferiore rispetto alle previsioni ma che è dovuta ai costi di gestione della Srr e dell’impianto di Pace. L’aumento della Tari è dovuto alla valutazione di altri parametri, come le esenzioni per i cittadini e le attività commerciali o la lotta all’evasione fiscale, che portato meno risultati del previsto. Tutto questo non comporterà degli aumenti dei costi per i cittadini perché questa somma sarà spalmata su quelle categorie commerciali che in passato hanno usufruito di alcuni sgravi”.
Per i cittadini dunque cambierà ben poco: “Restano invariati gli sgravi per quei cittadini che conferiscono i rifiuti nelle isole ecologiche. Io ho avanzato una proposta per una modifica del regolamento, affinchè aumenti la scontistica per alcuni venditori di generi alimentari”, ha concluso Ialacqua.
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Ecco un altro incarico dato ad un fidato amico degli amici.