Una manifestazione contro il riarmo e per la pace in Europa. Domani, sabato 9 aprile, alle 17:00. Potere al Popolo e Rifondazione Comunista scenderanno in piazza Francesco Lo Sardo (piazza del Popolo) a Messina insieme al portavoce nazionale di PaP, Giuliano Granato, attualmente in tour in Sicilia. All’evento parteciperanno anche i candidati e le candidate di “MessinaInComune”, la lista elettorale a sostegno di Gino Sturniolo, candidato sindaco di Messina.
«Pensiamo – si legge in una nota – sia necessario costruire un’iniziativa politica sul tema della guerra in Ucraina perché la narrazione che se ne fa è assolutamente nociva, sia perché minimizza la complessità della vicenda, sia perché non tiene conto degli effetti che l’allargamento di questa guerra potrebbe portare: tutto l’arco parlamentare si esprime contrario alla guerra eppure hanno votato, tutti, per l’aumento delle spese militari e per l’invio di armi in Ucraina, cosa che comporta una prosecuzione del conflitto e un peggioramento delle condizioni di vita delle persone, dato che l’aumento del costo degli armamenti influisce sulle tasche dei lavoratori e delle lavoratrici di questo Paese».
«Aumenta tutto – continuano – in questo Paese: il costo sulle armi, sul pane, sul latte, sulla benzina, sul gas. L’unica cosa che non aumenta è il salario di chi lavora. Se vogliamo fermare la guerra dobbiamo provare ad influire nel dibattito e scendere in piazza a manifestare come è stato fatto lo scorso sabato. La guerra non è mai dei popoli, ma dei potenti, ed è per questo che è necessario fermare questa follia condannando l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, e condannando tutte le forze politiche e tutti quei governi occidentali che anziché costruire le basi diplomatiche per porre fine a questo conflitto, lo generano armando gli ucraini o facendo gli indifferenti».
Granato visiterà Messina domani dopo essere stato a Niscemi e a Catania, mentre l’ultima tappa è in programma a Palermo domenica 10 aprile. Potere al Popolo, rappresentato in parlamento dal senatore Matteo Mantero, vuole rappresentare l’alternativa nazionale a quello che viene definito dal partito un “governo di guerra”.
«Intendiamo – aggiungono – formare un coordinamento tra le realtà che intendono schierarsi contro ogni imperialismo e qualsiasi forma di ultranazionalismo che ha spinto verso l’escalation di questo conflitto. Riteniamo che anche in una zona priva di obiettivi strategici, come Messina, si debba prendere una posizione netta contro il riarmo e l’aumento della spesa pubblica e trovare un modo per incidere su questo processo che ci vede tutti coinvolti in una guerra che interessa solo i potenti e priva i popoli dei basilari diritti a un esistenza sana e pacifica.
«Esiste – concludono – una via alla pace che coinvolge tutti i Popoli europei, compreso quello russo e i gruppi antagonisti a Putin costretti a vivere in clandestinità. Noi siamo al loro fianco e lo testimonieremo a gran voce!».
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