Erosione coste tirreniche: urgono finanziamenti per la messa in sicurezza

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L’annoso problema dell‘erosione delle coste di Messina non ha ancora trovato soluzione. Da mesi ormai il Consiglio della VI Circoscrizione porta avanti la battaglia per ottenere i finanziamenti necessari al ripristino del tratto costiero sul lato tirrenico di Messina.

Parte di questi fondi era stata stanziata già con il Patto per il Sud, ma non è sufficiente a mettere in sicurezza le coste.

Qualche mese fa era stata fatta domanda alla Regione, per l’inserimento dei progetti nel PO FESR SICILIA 2014-2020. Furono richiesti tre diversi finanziamenti:

  • per Casabianca 1.495.225 euro;
  • per Mezzana, Mulinello e Tono 7.729.740 euro;
  • per Rodia Marmora, Rodia Puccino, Capo Rasocolmo, Acqualadrone 8.530.000 euro.

Tuttavia l’iter burocratico per ottenere finanziamenti tramite questa fonte sarebbe, secondo i Consiglieri, troppo lungo.

Dato che l’Amministrazione sta valutando una rimodulazione del Masterplan, per mancanza di progetti cantierabili, è stata fatta dal Dipartimento di Protezione Civile una richiesta formale di inserimento dei progetti riguardanti le coste tirreniche.

La richiesta, formalizzata nell’agosto 2017, è di 8.140.000 euro, da dividere su due interventi:

  • a Casabianca andrebbero 1.050.000 euro;
  • a Mezzana e Tono i restanti 7.090.000 euro.

Un’ulteriore richiesta è stata fatta a dicembre, per un’importo di 2.803.300 euro.

«Il grave problema dell’erosione delle coste – ha affermato il consigliere Biancuzzo – si protrae da anni e nel periodo invernale le mareggiate portano via tutto quello che trovano sulla strada. Per non parare di quando il mare lambisce le case: lì diventa un pericolo per la cittadinanza.

I progetti di messa in sicurezza del territorio ci sono e sono fatti per la salvaguardia dei cittadini, che lottano continuamente contro la potenza del mare. È necessario intervenire al più presto, senza aspettare il prossimo inverno.

Avevo anche richiesto un intervento con mezzi meccanici per prendere la sabbia accumulata nei torrenti e metterla sulla battigia, in modo da favorire la ricostruzione naturale della spiaggia. Spero che il Comune di Messina e gli organi competenti portino avanti questi progetti».

Risale a qualche giorno fa l’ultimo danno provocato dal mare nel tratto tirrenico: in contrada Cufina, a Tarantonio, una fognatura è stata fatta a pezzi dalle onde provocate dal maltempo.

 

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