«Che si rivolgano a chi vogliono, abbiamo le registrazioni d’aula» questa la risposta del Sindaco De Luca, alle dichiarazioni di Cambiamo Messina dal Basso (CMdB), nelle quali si annunciava l’intenzione di rivolgersi al Prefetto per alcuni comportamenti del Primo cittadino durante le sedute del Cambio di Passo.
La reazione del Sindaco alle dichiarazioni del movimento è a dir poco furiosa. In particolare, CMdB punta il dito, sulle espressioni usate dal Primo cittadino dentro e fuori il Consiglio comunale, definendole «una escalation di insulti».
La risposta del Sindaco De Luca
«CMdB è solo un gruppo composto da facinorosi – risponde De Luca – che ha disturbato costantemente i lavori del Consiglio comunale, rivolgendo al Sindaco, al Presidente del Consiglio e ai vari Consiglieri che manifestavano sostegno al Cambio di Passo, epiteti offensivi, tra i quali ‘buffoni’ e ‘venduti’. Ci siamo trovati in difficoltà. Quello che andava fatto, da subito, era di buttare fuori dall’Aula tali soggetti, i quali sono ex Consiglieri ed Assessori della Giunta Accorinti, il cui atteggiamento è una continua e improduttiva provocazione».
Il Sindaco ribatte a CMdB, respingendo le accuse di essersi rivolto malamente ad un’ex Consigliera: «In merito alla mia frase – continua – è stata proferita in seguito alla decisione del Presidente dell’assemblea di sospendere i lavori e buttare fuori tutti. Da questo punto di vista infatti i disturbatori erano tanti. Non mi sono quindi riferito a qualcuno nello specifico ma a tutti coloro che ‘continuavano ad abbaiare’, solo per arrecare disturbo».
De Luca, rigira, poi, l’accusa al mittente: «Che si rivolgano a tutte le autorità che ritengono utili, avremo modo di dimostrare la loro mancanza di rispetto nei confronti del Civico Consesso. Mai si erano visti in Consiglio comunale tali individui; sono apparsi in quell’occasione solo per tentare di esercitare una sorta di pressione nei confronti di chi, liberamente, ha preso la responsabile decisione di sostenere il Cambio di Passo, per risolvere le criticità e i disastri ereditati da loro e dalla Giunta Accorinti dalla quale provengono.
Hanno accerchiato sia all’inizio che alla fine dei lavori i singoli Consiglieri – conclude il Sindaco – tentando in tutti i modi un condizionamento ambientale al limite dell’intimidazione. Il loro squallido tentativo può essere etichettato come attacco alle Istituzioni democratiche o come grave condizionamento del voto. Una rappresaglia che il Consiglio comunale e il Sindaco hanno subito, con continui insulti. Ciò si coglie dalle registrazioni dei lavori d’aula, dimostrabili in qualunque sede».
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Non bisogna cadere nelle provocazioni di Cateno, è furbo, spregiudicato e cattivo. Totalmente privo di scrupoli.