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Messina. Approvate le modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale

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Messina, ore 20.16 del 3 ottobre 2018: è stato approvato il nuovo Regolamento del Consiglio Comunale. La delibera presentata dal gruppo di Libera Me è passata dopo un percorso non privo di intoppi ottenendo, alla fine, 27 voti favorevoli, 2 contrari e un’astensione, quella del presidente del Consiglio Comunale Claudio Cardile. 30 i Consiglieri presenti.

Dopo aver approvato la delibera riguardante l’ambito del risanamento, che dà il via libera all’assegnazione di altri 10 alloggi a chi vive ancora nelle baracche, il Civico Consesso si è preso una pausa per poi ritornare in Aula alle 17.52 e riprendere la discussione trattando, questa volta, il tanto discusso Regolamento del Consiglio Comunale. I 50 emendamenti presentati la scorsa settimana, nel frattempo, si sono ridotti a 11. Uno, il sesto, altro non è che un “maxi-emendamento” che raccoglie e sintetizza al suo interno le questioni sollevate in precedenza.

Proprio la presentazione di questo “maxi-emendamento” ha generato, a pochi minuti dalla ripresa dei lavori in aula, diversi malumori e tensioni provenienti dalle file del PD. Il capogruppo Gaetano Gennaro, infatti, ha sottolineato come la fazione politica da lui rappresentata non sarebbe stata coinvolta nella compilazione del documento, che sarebbe avvenuta quasi “in segreto”. Sulla stessa linea, i colleghi Antonella Russo e Felice Calabrò che, una volta espresso il suo dissenso, ha abbandonato l’Aula in segno di protesta, facendo così cadere il numero dei presenti da 31 a 30.

Dopo la risposta di Cardile, che ha negato ci siano state riunioni a porte chiuse da cui il PD sarebbe stato escluso, si è proseguito con le votazioni. A presentare il “maxi-emendamento” è stato Alessandro Russo di Libera Me, uno dei firmatari della delibera stessa che ha messo in evidenza lo “spirito” del documento presentato, finalizzato all’efficienza e al risparmio.

Ma quali sono i principali cambiamenti disposti al funzionamento del Civico Consesso con la seduta di questo pomeriggio? Tra i punti principali figurano: il tempo richiesto per l’approvazione delle delibere, i gettoni presenza, la necessità di concordare con l’Amministrazione data e orario delle sedute in cui è richiesta la sua partecipazione, la diretta streaming dei lavori in Aula.

Uno dei punti principali, già oggetto delle sollecitazioni del sindaco De Luca, è stata la volontà di accelerare e rendere certi i tempi lavori in Aula. Nello specifico, saranno fissati a 10 i giorni a disposizione della Commissione per analizzare le delibere e a 5 quelli a disposizione del Consiglio per arrivare a una decisione.

I famigerati gettoni presenza saranno legati, come già proposto dal primo cittadino, alla durata della partecipazione dei singoli consiglieri alle sedute del Civico Consesso. È stato infatti fissato un lasso di tempo minimo della partecipazione in Aula per l’ottenimento del “gettone”.

La discussione, conclusasi con l’approvazione della delibera, è comunque stata abbastanza dibattuta. A sviscerare le nuove norme, sollevando non poche obiezioni sono stati, in particolare, Gaetano Gennaro e Antonella Russo, entrambi esponenti del PD che, a eccezione di Libero Gioveni, ha dichiarato l’intenzione di votare contro la delibera: «Io mi auguro – ha tuonato il capogruppo prima di votare – che ciò che voterete piaccia a chi ve l’ha chiesto».

«Dubito della possibilità di questo regolamento di far funzionare correttamente il Consiglio – continuato Gennaro, cui è seguito l’intervento di Antonella Russo che ha sottolineato: «Non concordo con il collega Alessandro Russo quando dice che questo Regolamento non comprime i diritti dei consiglieri. Non è vero».

Le modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale avranno esecutività immediata.

A queste e ad altre modifiche e piccoli aggiustamenti del Regolamento redatto da Vincenzo Silvestri nel 1993 si è arrivati attraverso un percorso iniziato ai primi di settembre, quando il sindaco Cateno De Luca ha reso pubbliche le sue proposte, motivate dalla volontà di rendere più celeri i lavori in Aula e più produttive le sedute, per modificare il funzionamento dell’organo comunale. Dopo qualche giorno il gruppo consiliare di Libera Me ha risposto presentando una controproposta, poi approvata dal Sindaco stesso che ha ritirato la propria.

 

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