La ricandidatura di Renato Accorinti a sindaco di Messina suscita polemiche da ogni fronte. Non semplicemente dai cittadini ma anche, e soprattutto, da quelli che c’erano prima, frase utilizzata per indicare le precedenti amministrazioni che hanno governato la città dello Stretto, ed entrata ormai a far parte del linguaggio comune messinese.
In particolare si legge sul profilo Facebook dell’ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca: «Accorinti straparla, evidentemente riferendosi anche a me, di politica corrotta. Dovrebbe vergognarsi. Dopo 5 anni ha capito quanto sia difficile amministrare ma, per fortuna, il suo tempo è scaduto».
L’ex sindaco non è nuovo a esternazioni di questo tipo sul suo profilo del noto social network, il dibattito con Renato Accorinti e la Giunta di Cambiamo Messina dal Basso, infatti, non è mai stato roseo. In
(2015)
accorinti continui a dire che siete persone oneste… ma non tira più questa frase… xchè lo erano anche #quellicheceranoprima solo che c’è una differenza: #quellicheceranoprima avevano gli attributi e le cose le facevano senza problemi… tu hai ereditato e hai fatto tutto quello che di buono hanno fatto #quellicheceranoprima… ritornatene a fare il tuo lavoro… hai stancato e rotto nello stesso tempo i cabbasisi ai messinesi!! vai… vai… accorinti… vattene a casa… non è cosa tua… sei troppo scarso – presuntuoso – incapace per amministrare una città come la nostra e tu non ci rappresenti per niente!!
Messina è da sempre terra di grandi calamità, sia naturali che prodotte dall’uomo.
Dopo il terremoto del 1908, Accorinti ha rappresentato per la nostra città la più grande calamità mai subita.