Nell’introdurre il Masterplan, il Consiglio dei Ministri dice chiaramente: “non sono le risorse che mancano, ma la capacità di utilizzarle”. E da questa premessa che Messina deve partire dopo essere salita in extremis sul treno che porterà a stipulare con il governo il famosi dei Patto per il sud, riservato a regioni e città metropolitane. Entro il 31 dicembre però occorrerà avere le idee chiare su quali progetti presentare e su come utilizzare la propria parte di fondi. Una scadenza che se rispettata renderà il Masterplan operativo dal 1 gennaio del 2016.
Mentre i deputati D’Alia e Garofalo insistono sulla necessità di convocare un tavolo tecnico con l’ex Provincia di Messina, il sindaco Accorinti svela in quale direzione l’amministrazione comunale ha deciso di muoversi, rispondendo indirettamente anche al consigliere comunale Daniela Faranda che aveva chiesto lumi sui progetti finora presentati.
“Abbiamo avviato un canale preferenziale con il ministro Del Rio – precisa Accorinti – siamo in perenne contatto con Roma per delineare un piano strategico definitivo con cui aderire al Patto per il sud. Investiremo sulla piastra logistica di Tremestieri che ovviamente prevede anche il completamento del nuovo approdo, vogliamo sfruttare pienamente le risorse che il nostro mare offre. Istituiremo tavoli tecnici aperti a Ordini professionali, sindacati e forze politiche senza dimenticare che bisogna iniziare ad agire da città metropolitana”.
Accorinti sprizza ottimismo da tutti i pori. “Abbiamo ormai aperto una strada – precisa – stiamo lavorando su progetti di cui si parla da decenni e che molto presto diverranno realtà come la via Don Blasco. Alle chiacchiere preferiamo i fatti e tra poco la città se ne accorgerà”.
Andrea Castorina
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