Dopo i burrascosi addii di Gianpiero D’Alia, del Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, dell’intero gruppo consiliare messinese e la conseguente nascita dei Centristi per la Sicilia, l’Udc è pronto a ripartire. Nella giornata di ieri si è riunito il coordinamento provinciale guidato da Giovanni Frazzica, fresco di nomina dopo aver lasciato il Partito Democratico. L’Udc a Messina dovrà ripartire da zero, o quasi, come non manca la voglia di ripartire e di lasciarsi alle spalle la guerra interna tra D’Alia e il segretario nazionale, Lorenzo Cesa.
Proprio quest’ultimo è intervenuto telefonicamente augurando buon lavoro all’intero coordinamento, che ha eletto Giuseppe Mobilia come nuovo responsabile del partito per Isole Eolie. L’Udc vuole voltare pagina ed inziare a programmare alcune iniziative da sviluppare nel territorio cittadino e provinciale, come si evince dal documento prodotto dall’assemblea: “Il nuovo corso avviato dall’Udc di Messina grazie all’impulso impresso dal Segretario nazionale Lorenzo Cesa, che ha nominato un Coordinamento provinciale, consente oggi di programmare un primo ciclo di attività partendo da un attento esame della situazione provinciale che si è venuta a determinare negli ultimi tempi. L’arretramento delle classi dirigenti locali rispetto a disegni e tempi determinati da logiche politiche maturate altrove, hanno fatto sì che la nostra Provincia, in un tempo in cui aveva bisogno di stimoli per il suo rilancio, venisse invece impoverita di risorse e ridimensionata nei suoi assetti istituzionali: basterebbe citare per tutte l’Autorità Portuale e la Sede della Banca d’Italia, ma purtroppo c’è ancora dell’altro di cui lamentarsi e, parallelamente, va considerata una mancanza di programmazione atta a contrastare il grave fenomeno della disoccupazione che appare inarrestabile”.
Il partito vuole dunque partecipare attivamente al dibattito sui problemi del territorio trovando le soluzioni più appropriate, senza mai dimenticare le proprie radici cristiane: “Intendiamo portare il contributo della nostra esperienza e tutta la passione che ci deriva dalla nostra ispirazione cristiana per riattivare un processo virtuoso di buona politica, che è l’unica chiave per la soluzione dei problemi della comunità ed è anche l’unico antidoto contro i veleni dell’antipolitica che, giorno dopo giorno, erodono margini sempre più ampi della credibilità della politica tradizionale e delle stesse Istituzioni democratiche del Paese e che rischia di disegnare scenari apocalittici e insostenibili. Col nostro lavoro ed il nostro esempio cercheremo di fare ripartire in provincia di Messina la buona politica, ed è quello che la gente, ormai preoccupata, vuole”.
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