E’ tornata a Messina la deputata Radicale Rita Bernardini. E il posto sotto attenzione è sempre il carcere di Gazzi, perché le strutture dove si “ammassano” i detenuti sono uno dei punti nell’agenda politica della lista Amnistia Giustizia Libertà. Accompagnata dai candidati a Camera e Senato, Andrea Brancato e Saro Visicaro, la Bernardini, oltre a ricordare i numeri nazionali sui tempi lenti della Giustizia e l’emergenza carceri, ha detto: “Le carceri sono l’ultimo anello di una Giustizia che non va, molti scrittori hanno evidenziato che la democrazia di un Paese si vede dallo stato delle Carceri e questo in Italia è sicuramente un problema da risolvere,che non è mai stato affrontato nel modo giusto come vorremmo fare noi Radicali”. I fedelissimi di Pannella hanno sottolineato le difficoltà dei detenuti a poter esprimere il proprio voto alle elezioni. La Bernardini è intervenuta anche sui ritardi nell’assegnazione della gara per il secondo Palazzo di Giustizia a Messina. Mentre il commissario del Comune, Luigi Croce, ex procuratore capo, era per l’assegnazione dell’appalto alla Gmc, il consiglio comunale ha deciso di ripetere le procedure con una nuova commissione di gara. E l’ultima parola sulla vicenda l’ha data l’aula di Palazzo Zanca. I Radicali hanno chiesto alla procura di intervenire e capire quali interessi si nascondano dietro gli atti che vanno avanti tra ricorsi a Tar e Cga e delibere approvate e ritirate.
@Acaffo
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