Come già annunciato passeranno altri giorni prima del voto in Consiglio comunale sul Piano di rientro del debito con l’Ato3 rifiuti. Oggi, a sorpresa, l’amministrazione Accorinti attraverso il vicesindaco Guido Signorino ha ritirato in aula la delibera per presentarne una nuova con gli “aggiustamenti” richiesti dai consiglieri che si oppongono ad approvare l’atto consegnato poco prima di ferragosto alla segreteria generale. Signorino ha annunciato che la prossima settimana, forse venerdì, la nuova delibera sarà trasmessa agli esponenti politici. Signorino ha spiegato che c’è già un accordo di massima con l’Ato3 sui 2.800.000 euro che fanno parte del Piano di rientro e che sono oggetto di un contenzioso tra Palazzo Zanca e l’ente e questo contenzioso dovrà formalmente chiudersi con un ritiro dei ricorsi e un documento ufficiale. Richiesto anche ai dirigenti, in testa a Cama delle società partecipate, di emettere pareri favorevoli e contrari senza “titubanze”. E anche questo dovrà far parte del nuovo testo. Lo stesso presidente del Consiglio Barrile è intervenuto per sollecitare i funzionari a essere più chiari vista la responsabilità che l’aula si assumerà con il voto. Prima della Barrile anche il presidente della commissione Bilancio, Franco Mondello, e il capogruppo del Pdl, Pippo Trischitta, avevano evidenziato a Signorino i dubbi sulla delibera. In aula è tornato il ragioniere generale del Comune Ferdinando Coglitore ormai vicino al pensionamento mentre ad ascoltare gli interventi erano presenti il presidente della TirrenoAmbiente, Antonello Crisafulli, visibilmente scosso per il grave incidente all’amministratore delegato Pino Innocenti e il commissario dell’Ato3 Michele Trimboli a capo degli enti maggiormente interessati sul buon esito della delibera. L’ormai “vecchio” Piano chiedeva il riconoscimento del debito fuori bilancio di 14.637.604,62 euro all’Ato3 per gli anni 2007, 2009, 2010 e 2011; L’Ato3 sollecitava anche il pagamento delle transazioni con il Comune che portano tutto il debito, iscritto nel Piano di rientro, a 26.837.604 euro e di questi 5.200.000 euro sono un residuo di anticipazione di 6.000.000 concesso al Comune dalla Regione, 3.782.893,25 sono la restituzione concessa all’Ato3 con disposizione del 22 dicembre 2011, 17.854.711,37 euro come debito che il Comune ha contratto con l’Ato3. Le cifre saranno “spalmate” in dieci anni grazie al prestito regionale del Fondo di rotazione. Ma adesso occorre attendere le modifiche. @Acaffo
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