Il Commissario generale della Cisl, Tonino Genovese, scrive una lettera al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, e al prefetto di Messina, Stefano Trotta, per invitarli a dipanare la matassa che riguarda la sovrapposizione di Enti e aree che non ha permesso, fino ad ora, il risanamento della zona Falcata. Leggiamo nella nota: «Egregio Presidente, la Sua affermazione “Non si può continuare a pensare che l’occupazione in Sicilia possa essere legata alla Pubblica Amministrazione” ci trova assolutamente d’accordo. Occorre, quindi, intervenire immediatamente al fine di porre in essere tutte quelle soluzioni, opportunità, condizioni, regole, stimoli e vantaggiosità affinché siano attratti investimenti produttivi privati sul territorio messinese. Interventi che devono interessare, in particolar modo, le aree Asi ricadenti nel comprensorio del Mela, affinché si realizzino tutte le precondizioni perché si possa partire con interventi mirati. La delocalizzazione delle finalità per le quali è stato costituito l’Ente Porto può essere una soluzione utile a questo scopo? Certamente è indifferibile arrivare a una decisione e a una scelta». «Come Cisl, — continua Genovese — riteniamo che la zona della falce di Messina debba essere liberata dai vincoli posti per le finalità dell’Ente Porto. Il secondo passo deve essere quello di verificare se la delocalizzazione territoriale del Punto Franco permetta l’implementazione dello sviluppo produttivo della zona Asi della Valle del Mela. Immediatamente dopo è necessario avviare un confronto di merito con le forze sociali, produttive e istituzionali della nostra provincia, per la realizzazione di un Patto per lo sviluppo che garantisca la presenza e la salvaguardia degli attuali insediamenti ma, soprattutto, individui le possibilità di attrarre nuove iniziative imprenditoriali attraverso l’utilizzo delle aree dismesse o non utilizzate».
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