“Per ritrovare “trasparenza, correttezza, efficienza e coerenza nell’azione amministrativa”. Così si legge nei decreti della Regione che a breve saranno notificati a funzionari e dirigenti dell’assessorato alla Formazione professionale, da ieri azzerato, su decisione del presidente Crocetta. Dei 60, tra funzionari e dirigenti, che ci lavoravano, 60 sono stati trasferiti in massa in altri dipartimenti.
Una decisione, quella del governatore Crocetta, che ha sollevato molto clamore, pur sapendo che è intervenuta in un settore, quello della Formazione, che al momento è sotto i riflettori di magistratura e media, nazionali e locali. Inciuci, connivenze, clientelismi sarebbero alla base delle attività degli enti di formazione siciliani, secondo le accuse saltate fuori in questo ultimi mesi.Ma il presidente fa sapere che all’origine della sua scelta non c’è la questione giudiziaria ( alla quale deve pensarci la magistratura) ma quella amministrativa: poco chiara, e quel poco che appare è losco.
Allo scandalo parentopoli, infatti, si aggiunge il flusso di denaro pervenuto agli enti e mai( almeno così risulterebbe) distribuito ai dipendenti.
Milioni di euro erogati per finanziare circa 3mila enti che avrebbero dovuto, oltre che pagare gli stipendi, anche realizzare corsi cui partecipavano pochissimi giovani da “formare. Un caso, tra tutti, fa scalpore: sono stati spesi 120mila euro per formare una sola persona.
Non è poco per decidere di azzerare un assessorato. Crocetta lo ha fatto.
(84)