Dopo mesi di acceso dibattito, sull’isola pedonale Cairoli si sono spenti i riflettori. A rispolverare la vicenda ci pensa il consigliere della IV Circoscrizione Daniele Travisano autore di una nota nella quale invita il Consiglio comunale ad affrontare nuovamente la questione. Dopo il parere negativo di 16 consiglieri, lo spazio per i pedoni è stato ridotto alla sola piazza Cairoli che di certo non brilla per ordine e pulizia. Quanto sopravvissuto del rivoluzionario provvedimento voluto dalla Giunta Accorinti, non è altro che una strada chiusa ai veicoli di cui nessuno si prende cura da tempo.
“Piazza Cairoli – denuncia Travisano – presenta sempre le stesse criticità: Illuminazione bassa e soffocata dai rami degli alberi sempre più folti, parquet sempre più dissestato”. La situazione non migliora nelle vie limitrofe, cuore dell’isola pedonale abolita quasi un anno fa. “Il commercio ha toccato il fondo – spiega il consigliere – nel fine settimana le vie del centro sono sempre più deserte e gli imprenditori hanno sempre meno risorse da investire per migliorare la propria offerta commerciale. Sono certo che la maggioranza di coloro che operano all’interno del perimetro dell’ex area “Cairoli” ha compreso che rendere le vie della città centri di aggregazione per i cittadini vivibili e moderni possa rappresentare, nel medio-lungo periodo, una fonte di crescita economica per loro stessi e per la città”.
Tuttavia, secondo Travisano, l’orientamento sta cambiando. “Nei mesi scorsi ho notato inoltre con piacere che tra i famosi 16 firmatari dell’emendamento che ha ridotto all’osso l’isola pedonale, ce ne sono alcuni che, prendendo atto che i Si Isola sono ormai numerosissimi in città, hanno rivisto la propria posizione. Credo fermamente che questo provvedimento, condiviso da tutti, possa rappresentare un regalo della classe politica alla cittadinanza”.
L’esponente del gruppo “Vento dello Stretto” si rivolge in Aula affinché “si mettano da parte le diatribe del presente per pensare finalmente un po’ al futuro. Sarebbe questo il ruolo che assume la politica nella società – continua Travisano- ed è questo il compito che siamo chiamati ad assolvere nel nostro mandato. Non temete che qualcuno si possa prendere i meriti, sarà l’isola di tutti”.
(234)