“ La grave crisi che ha investito il Paese sta avendo conseguenze pesanti soprattutto su chi vive di lavoro e di pensione e in particolar modo nel nostro territorio che sta vivendo una fase difficilissima – commenta il segretario generale della Cgil di Messina, Oceano-. La riduzione del reddito,l’aumento del costo della vita, il blocco della rivalutazione delle pensioni, la perdita di miglia di posti di lavoro e la messa in discussione di molti altri, la condizione di cassaintegrati per molti lavoratori rendono assolutamente incompatibili tali condizioni con l’aumento delle aliquote dell’IMU sulla prima casa. Al Comune di Messina, dopo aver consentito un utilizzo delle risorse con modalità tali da violare il patto di stabilità, dopo aver a lungo negato e fino a due giorni fa la condizione di crisi delle casse comunali, dopo non aver mosso un dito contro la grave evasione tributaria e aver addirittura proposto l’ennesimo condono tombale, si sollecita il Consiglio Comunale un provvedimento per aumentare le aliquote IMU. Evidentemente – osserva Oceano-, Buzzanca, Miloro e i dirigenti al ramo hanno raccontato una condizione finanziaria diversa da quella effettiva e oggi rischiano di pagarne il prezzo i cittadini”.
“Per la Cgil non è accettabile imporre un ulteriore sacrificio alle famiglie già in gravi difficoltà. Per questa ragione – conclude il dirigente sindacale- contrasteremo ogni ipotesi di incremento dell’IMU sulla prima casa e chiediamo oggi al Consiglio Comunale, e quando arriverà al Commissario, un confronto sul Bilancio sollecitando una tempestiva ed evidentemente indispensabile operazione verità sulle condizioni finanziarie dell’Ente”.
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