Dalla Regione Sicilia finalmente il via libera. Un appalto di oltre 12 mln di euro che potrebbe essere l’inizio del “cambiamento” tanto sbandierato per la questione rifiuti.
Sarà pubblicato oggi, infatti, il decreto con cui vengono affidati i lavori di progettazione ed esecuzione del nuovo impianto di Pace.
L’appalto era rimasto sospeso da mesi, ieri la missione palermitana dell’assessore all’Ambiente, Daniele Ialacqua, al dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti dell’assessorato ai Servizi di pubblica utilità. Missione che ha portato i suoi frutti, visto che, pare, si sia concluso finalmente l’iter burocratico per la pubblicazione dell’appalto di 12,7 mln di euro.
L’appalto sarà finanziato interamente dalla Regione, il primo passo era stato fatto nel luglio scorso, quando erano state aperte le buste. A novembre era stata stilata la graduatoria e ieri, dopo i controlli amministrativi, è arrivato l’affidamento dei lavori all’associazione temporanea d’imprese guidata dall’emiliana Consorzio Cooperative Costruzioni con la Sics spa e la Consorzio Stabile.
Ma c’è un altro passaggio da rispettare: dopo l’affidamento di oggi, infatti, saranno necessari 30 giorni per la presentazione del progetto. Il progetto richiesto consiste in tre strutture distinte che si inseriscono però in un unico ciclo di trattamento dei rifiuti.
Ma per vedere la piattaforma di Pace in funzione si dovrà aspettare un altro anno circa, dopo il mese necessario per la presentazione del progetto, ne saranno necessari infatti altri 10 per il completamento dei lavori.
Per il momento quindi il destino dei rifiuti messinesi resta ancora legato alla discarica di Motta S. Anastasia.
Soddisfatto l’assessore Ialacqua: “Ho avuto ieri diretta conferma dagli uffici a Palermo dell’Assessorato regionale con delega ai rifiuti che è stato definito l’affidamento della gara per la cosiddetta piattaforma gestione integrata rifiuti di Pace. In queste ore verrà formalizzato l’affidamento”.
“E’ una svolta importante che consentirà alla nostra città di avere impianti all’interno del proprio territorio e rendersi finalmente autonoma dai padroni delle discariche private – ha dichiarato -, senza rimanere “strozzata” dall’emergenza rifiuti regionale che ci costringe a rivolgerci ad impianti lontani centinaia di chilometri da Messina, con elevati costi ambientali ed economici”.
“Se l’iter del procedimento, avviato alcuni anni fa, dovesse essere viziato da illegittimità o illegalità, così come paventa qualcuno, saremo i primi a chiedere il blocco dei lavori”, ha assicurato Ialacqua, che ha sottolineato che “adesso bisogna accelerare per la nascita della nuova società che gestirà il ciclo dei rifiuti e per il progetto porta a porta da estendere quasi a metà territorio comunale. Si completerà così il ciclo virtuoso che ci consentirà di fare raccolta differenziata spinta, ridurre la quantità di rifiuti da destinare in discarica, utilizzare l’impianto di biostabilizzazione e discarica in città, ridurre sensibilmente i costi di gestione e la Tari”.
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