Capitolo dimissioni De Luca chiuso. Il primo cittadino revoca le sue dimissioni. Dopo un tira e molla iniziato ufficialmente il 28 settembre, giorno in cui il sindaco ha presentato la lettera in cui si leggeva nero su bianco che avrebbe deposto la fascia tricolore il 6 ottobre, data successivamente rinviata al 16 ottobre, ieri notte, De Luca ha finalmente annunciato che continuerà ad essere il sindaco di Messina.
Una decisione presa, come già sapevamo, soltanto dopo il voto del Consiglio Comunale sul Salva Messina, che ha conquistato 20 voti favorevoli. Non c’è stata l’unanimità ma il risultato ottenuto è stato sufficiente per convincere De Luca per fare un passo indietro.
«Mi avete dato un segnale importantissimo – ha dichiarato De Luca rivolgendosi al Consiglio Comunale – nel riaccendere la vera speranza per questa città. Una cosa è certa: questo livello di qualità non so da quanti anni mancava. Nessuno si può tirare indietro: voi non lo avete fatto e io non lo posso fare».
Sembra, quindi, essere stata scritta la parola fine nel capito “dimissioni De Luca” e deposta l’ascia di guerra che ha caratterizzato nei mesi scorsi i rapporti tra sindaco e Consiglieri Comunali. Da oggi entrambi si impegneranno ad iniziare un cammino insieme verso l’obiettivo comune: salvare Messina. Il primo passo è stato fatto ieri in aula, il secondo lo farà De Luca oggi, revocando le dimissioni.
«Lo faccio con la consapevolezza di avere dalla parte della città un Consiglio Comunale che ha messo da perte i retaggi della campagna elettorale – ha sottolineato il sindaco – che ha deciso di portare avanti un’azione straordinaria di risanamento dei conti del Comune e delle società partecipate e di creare i presupposti di rilanciare Messina».
Per delle dimissioni da revocare, però, ce ne sono altre da ufficializzare. De Luca, infatti, ha anche dichiarato che a breve concluderà il suo percorso da deputato regionale: «Volge ormai al termine la mia doppia posizione, quindi per me era importante capire se questa follia che ho fatto, che si concretizzerà con le dimissioni dal parlamento siciliano, ha un senso compiuto. Questa sera mi avete dato un segnale in questa direzione, rinuncerò alla serenità dei parlamenti per stare sul territorio».
(765)
Che tristezza questa notizia
Povera Messina in quali mani è caduta
Quaquaraqua! Tutta una sceneggiata! Vergogna!
Grande Cateno continua cosi