L’insediamento del neo assessore ai Servizi Sociali Antonina Santisi è stato preceduto da un inatteso scossone negli equilibri della Giunta Accorinti. Le dimissioni di Nino Mantineo, tra i principali pilastri di questa amministrazione e tra i più criticati dall’opposizione, hanno acceso i riflettori sulle difficoltà incontrate da chi opera nella stanza dei bottoni. Mantineo non ha infatti risparmiato critiche ai Dirigenti e alla complessità della macchina burocratica.
Il sindaco Accorinti, dopo alcuni giorni di riflessione, alla fine ha accettato le dimissioni di Mantineo rinunciando a ricucire uno strappo che ha comunque lasciato il segno. Tuttavia, il primo cittadino getta acqua sul fuoco. “All’interno di un’amministrazione i cambiamenti sono normali – spiega Accorinti durante la presentazione di Antonina Santisi – ringrazio Mantineo per quanto fatto, ognuno è libero di giudicare il suo operato secondo la propria coscienza. Governare questa città è difficile, più duro di quanto si possa pensare e in tanti potrebbero non farcela. Ho piena fiducia su Antonina Santisi, non è stato facile convincerla. Adesso voglio che ognuno collabori per rilanciare un settore in difficoltà”.
Dopo due anni di mandato, gli scricchiolii all’interno del gruppo che sostiene da sempre Accorinti iniziano ad avvertirsi con più insistenza. La recente presa di posizione di Cambiamo Messina Dal Basso sul reintegro di Natale Cucè appare sintomatica. Il movimento aveva infatti stigmatizzato l’atteggiamento dell’amministrazione sul piano della condivisione di scelte di assoluta importanza. Ma a detta del primo cittadino, sulla nomina di Antonina Santisi nessuno si è trovato in disaccordo. “Cambiamo Messina dal Basso ha accolto con gioia la nomina del nuovo assessore – spiega il sindaco – è normale che su altre tematiche ci si possa invece scontrare. Questo gruppo mi ha sempre sostenuto ma non si è mai comportato da servo. E’ fondamentale la partecipazione e l’unanimità nelle scelte politiche a me non è mai piaciuta. Ognuno ha il diritto di contestare, commettiamo quotidianamente errori ma lo facciamo in buona fede e questo è un aspetto da non sottovalutare”.
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