“La lotta all’evasione e alla corruzione come quella alla mafia”: Antonio Ingroia, candidato premier di Rivoluzione Civile, si è presentato così alla sala del teatro Annibale Maria di Francia, queesta mattina. La dichiarazione dell’ex magistrato di Palermo è molto chiara. “Gli evasori e i corrotti devono essere trattati come i mafiosi – ha affermato Ingroia – bisogna applicare le stesse misure, e poi serve un sistema nuovo per i fondi Europei, che devono essere utilizzati per veri progetti di rilancio del territorio”.
Ingroia è stato accompagnato dai candidati messinesi a Camera e Senato, insieme a Leoluca orlando, Giovanna Marano, Orazio Licandro, con i rappresentanti locali di Verdi, Rifondazione comunista, Comunisti Italiani e Italia dei Valori. Non sono mancate le stoccate al Pd: “Il partito democratico ha sostenuto insieme al Pdl il governo Monti- ha detto Ingroia – E’ il Pd ad aver avuto frequentazioni di centrodestra. Rivoluzione Civile è la casa di tutti i cittadini onesti che sino ad ora non avevano dove guardare. Noi vogliamo rompere il Sistema dei Poteri Forti”. Orlando ha ripercorso la nascita di Rivoluzione civile, sottolineando che il gruppo politico non è un cartello elettorale ma una proposta. “Noi siamo per il no al precariato, alla cooptazione, ai tagli alla Scuola Pubblica e alle Università, che devono trasformarsi in sì al Lavoro e al rilancio dell’economia” – ha tuonato il sindaco di Palermo, che ha puntato l’indice contro Monti e i democratici: “L’attuale premier ha fatto pagare agli italiani la sua credibilità, il Pd ha seminato ciò che ha prodotto in questi mesi, noi siamo il voto utile autenticamente laico”.
@Acaffo
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