Se non è una delegittimazione del futuro programma elettorale di Felice Calabrò ci manca poco. Oppure c’è dell’altro. Ma quello che è successo due giorni fa in consiglio comunale non può passare inosservato. I consiglieri che domenica scorsa hanno sostenuto l’elezione del capogruppo piddino a candidato sindaco del centrosinistra hanno approvato il Piano Messina 2020: per intenderci quello messo a punto dall’ex assessore allo Sviluppo Economico della giunta Buzzanca, Gianfranco Scoglio, e che sarà il cartello elettorale dell’ex city manager vicino alla candidatura. Su diciotto presenti, infatti, in 16, martedì scorso, hanno votato favorevolmente e sono: Luigi Barbaro dell’Udc, Giuseppe Capurro del Pdl, Giuseppe Chiarella dell’Udc, Giovanni Cocivera (che danno vicino al Pd dopo l’elezione nel Pdl), Santi Culletta dell’Udc, Domenico Guerrera dell’Udc, Giuseppe Magazzù Pdl ma sempre vicino all’ex sindaco Buzzanca, Roberto Nicolosi del Pdl, Salvatore Ruello dell’Udc, Nino Spicuzza del Pdl. Ne mancano altri, proprio quelli di centrosinistra e in particolare del Pd: Simona Contestabile, Nicola Cucinotta (è stato proprio quest’ultimo a proporre di votare il Piano di Scoglio), Gaetano Isaja e Santi Zuccarello. I quattro hanno sostenuto Calabrò alle primarie di domenica. A questi si aggiungono Paolo Saglimbeni che è pure del Pd ma con posizioni “flessibili” e il presidente del Consiglio, Giuseppe Previti che fa parte del Centro Democratico e dunque oggi è nel centrosinistra. Due gli astenuti: Nino Carreri di Risorgimento messinese e Maurizio De Leo, anche quest’ultimo di centrosinistra. Calabrò, alla domanda sul perché i “suoi” abbiano votato quello che è nei fatti il programma elettorale di Scoglio ha risposto: “Io non c’ero, chiedetelo a chi lo ha votato e approvato, ma guardate i contenuti e non gli effetti politici”. Isaja: “Considerati i programmi europei che prevedono fondi per le città che aderiscono a questi piani ho ritenuto e abbiamo ritenuto di approvarlo, l’intenzione non è di premiare o meno Scoglio, per noi era già un ottimo punto di partenza sui programmi”. Ma perché avete osteggiato il Piano e non votato durante la giunta Buzzanca?: “Ad alzare gli steccati erano stati l’Udc e il Pdl – risponde Isaja – noi denunciavamo tante discrasie della giunta Buzzanca ma non questo, il Piano Messina 2020 per noi del Pd era critico per alcuni aspetti ma condivisibile per altri”. Ma non avete delegittimato il programma elettorale che sarà presentato da Calabrò?: “No, non credo – continua Isaja – non abbiamo delegittimato il nostro candidato, era un’opportunità per Messina e abbiamo approvato l’atto”. Nel Pdl parla il consigliere Giuseppe Capurro, anche lui favorevole in aula: “Avevamo delle perplessità in merito a un Piano di lottizzazione che insisteva nei progetti, sia Scoglio che i tecnici avevano chiarito gli aspetti e dunque abbiamo votato anche con i voti del centrosinistra”. Nei sorrisi di Capurro traspare dell’ironia per i colleghi del Pd che hanno sostenuto la delibera. Scoglio dice: “Il consiglio ha riconosciuto il lavoro svolto e di questo sono soddisfatto, particolari critiche erano pervenute dal Pdl e ritengo che siano state superate, il voto del consiglio dice che i progetti vanno in direzione dello sviluppo economico di Messina, a me interessa questo”. Il Messina 2020 prevede: 1) Piattaforma logistica di distribuzione delle merci in entrata e uscita dalla città;2) Riconversione delle aree ferroviarie e delle zone ex industriali; 3) Centro Direzionale Mare Grosso con servizi per il turismo;4) Città della Scienza ed alloggi per giovani e per studenti; 5)Rigenerazione colline dei villaggi con interventi di ingegneria naturalistica finalizzati all’ agricoltura;6) Piano Particolareggiato Mortelle – Tono e rifunzionalizzazione Pilone Capo Peloro;7)Parco Naturalistico – Turistico Mortelle Tono. @Acaffo
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