Massimo Finocchiaro, coordinatore provinciale de ‘Il Megafono’, scrive in merito al caso ‘Gettonopoli’ al Comune di Messina:
“Dopo aver preso visione delle immagini sulle “presenze” nelle commissioni consiliari che stanno girando su tutti i media anche nazionali e dopo aver letto stralci delle intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate dall’autorità giudiziaria, non possiamo che fare un plauso all’azione della Magistratura che, siamo certi, farà ulteriore chiarezza, fino in fondo.
La città di Messina e i suoi cittadini sono già fin troppo provati da innumerevoli e croniche problematiche territoriali e da troppi disagi quotidiani per poter sopportare questa ulteriore mortificazione.
Da oltre dieci giorni siamo alla ribalta nazionale per un “tubo rotto” che la municipalizzata AMAM non ha saputo aggiustare lasciandoci fino ad oggi senza acqua e che per ripristinarlo è stato chiesto al Consiglio dei Ministri lo stato di emergenza, e ancora è fresca la ferita degli arresti per tangenti nella partecipata Messinambiente, adesso anche il caso definito “Gettonopoli”.
Noi non vogliamo la “testa” di nessuno ma chiediamo a tutti i consiglieri che hanno “sbagliato” un atto di responsabilità verso la città e di devozione verso i cittadini ed i loro stessi elettori invitandoli a fare un passo indietro e lasciare che la magistratura possa accertare le singole responsabilità in un clima disteso e di piena collaborazione, fiduciosi che ognuno possa chiarire la propria posizione.
Allo stesso tempo chiediamo che nel più breve tempo possibile venga formulata, discussa ed approvata una proposta di delibera per rivedere il regolamento comunale prevedendo la riduzione del 50% dei compensi ad oggi corrisposti sostituendo l’istituto del gettone di presenza con l’indennità di funzione legata ad un numero minimo di sedute consiliari e/o di commissione.”
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