«Essere o non essere» (sindaco di Messina?). Con la più famosa frase di Amleto il sindaco di Messina, Cateno De Luca, ha iniziato ieri pomeriggio il suo comizio a Piazza Unione Europea. Una piazza gremita, che ha ascoltato quattro ore esatte di un discorso complesso, fatto di numeri, documenti e bilanci tenuto da De Luca per svelare ai messinesi tutte le “bugie” raccontate alla città in passato. Trasparenza assoluta, è questa la strada che il sindaco e la sua Giunta vogliono invece far diventare la caratteristica principale della loro Amministrazione: «Abbiamo aperto come una scatoletta Palazzo Zanca con uno strumento molto diretto come sono i social, perchè per me era necessario che la comunità segua momento momento cosa fa il sindaco e la Giunta. Trasparenza assoluta, piaccia o non piaccia. Noi lì siamo in rappresentanza del popolo, siamo pagati al servizio del popolo».
Il Consiglio Comunale
Insomma, si comincia subito a parlare chiaro, concentrando l’attenzione sulla questione che nelle ultime settimane è stata al centro degli scontri con il Consiglio Comunale: i tempi dell’amministrazione. «Ci sono stati una serie di eventi in questi mesi che riguardano una questione di fondo – ha dichiarato De Luca – noi abbiamo fretta di dare le risposte che questa città merita e cancellare il malgoverno. La nostra fretta è frenetica perchè sentiamo sulla nostra pelle la responsabilità che ci avete dato». Ma secondo il primo cittadino, spesso a questa volontà di fare le cose bene e subito ha trovato qualche ostacolo all’interno del Comune, rappresentato dal Civico Consesso. «In passato il Consiglio Comunale dettava i tempi, stabiliva quali delibere dovevano passare e non passare e anche quelle da votare o bocciare. Ci sono oltre 250 delibere mandate al Consiglio Comunale e mai esaminate! Era il Consiglio degli stolti. Questa è una storia passata, perchè quando i consiglieri decantano i provvedimenti già approvati, io dico che avete fatto solo il vostro dovere! Non ci dobbiamo vantare, è vero che è straordinario perchè altri non lo hanno fatto ma noi dobbiamo puntare al meglio, sempre più in alto in termini di tempi e di qualità. Se ci volete stare andiamo avanti, altrimenti ce ne andiamo a casa».
Ma non è finita qui, perchè Cateno De Luca tocca anche l’argomento Commissioni e gettoni di presenza. «Si fanno riunioni di Commissioni Consiliari ogni giorno, ma nn possono essere utilizzate per bloccare l’attività del sindaco e degli assessori. Non pretendo di avere il SI, ma pretendo di avere un SI o un NO nei tempi giusti! Ci sono delle scadenze: tra 57 giorni, bisogna stabilire se dichiarare il dissesto finanziario oppure rimodulare il piano di riequilibrio fasullo approvato dal precedente consiglio comunale». Insomma, di lavoro ce n’è e ce ne sarà tanto e dato che in gioco ci sono le sorti della città di Messina, De Luca pretende il massimo impegno e la massima serietà da parte di tutti, Consiglieri in primis. Durante le sedute, tuona il primo cittadino, «ci sono consiglieri che vengono, sparano la puttanata, se ne vanno e si prendono i gettoni di presenza, basta! Per questo ho proposto che se un Consigliere non sta almeno 2/3 del tempo alla seduta non ha diritto al gettone».
Le dimissioni
Ed è proprio la modifica al Regolamento del Consiglio Comunale che ha portato De Luca a presentare le dimissioni. «Il 13 settembre ho ritirato la mia nota, perchè mi era stato presentato un testo che sembrava poter essere un punto di partenza comune. Nell’ultima seduta del 27 settembre, ho capito che la mia presenza imbarazzava alcuni consiglieri e, per questione di rispetto, ho deciso di andare nella mia stanza a lavorare. Uscito da lì, nel giro di 15/20 minuti gli emendamenti sono passati da 15 a 50, si chiudono i lavori e si è rinviato tutto al mercoledì della settimana successiva. Si mantengono così i rapporti? Ho fatto le mie riflessioni e ho presentato le mie dimissioni».
«È un conto alla rovescia: o vi decidete ad essere corretti con la città, approvate o bocciate le proposte, o ce ne andiamo tutti a casa. Se il pacchetto “Salva Messina” che stiamo definendo vi va bene lo votate, altrimenti non lo votate, ma non vi permetto di trascinarmi settimane intere quando anche alcuni di loro nn hanno nemmeno letto gli atti e si capisce dagli interventi sconclusionati che fanno. Ora è il momento della chiarezza definitiva.
I prossimi appuntamenti
Il sindaco fa sapere che il Presidente del Consiglio Comunale, Claudio Cardile «che pure nella dialettica accesa, si è dimostrata una persona con grande senso di responsabilità e si è mantenuto sopra le parti», alla richiesta di una convocazione del Consiglio Comunale per sabato 6 ottobre, ha risposto con la proposta di ben due sedute. Una si svolgerà sabato 6 e in quell’occasione ci sarà il dibattito sulla relazione di inizio mandato del sindaco. Il 13 ottobre, invece, affronterà il progetto “salva Messina”. «È un documento delicato perchè sono scritte nero su bianco le azioni che si tradurranno in delibere e che dovranno essere approvate subito». Sempre sabato 13, verrà affrontato anche il punto delle dimissioni di Cateno De Luca da sindaco di Messina.
Durante il comizio, il sindaco ha parlato anche società partecipate, svelando bilanci, assunzioni illecite e rapporti con i sindacati a cui abbiamo dedicato un secondo articolo.
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Riconosciamo al sindaco impegno e voglia di fare . Ma non può fare il sindaco in ostaggio di un consiglio comunale irresponsabile che pensa ad essere presente solo per il gettone senza rendersi conto del ruolo che devono svolgere. Per molti di loro è solo pura occupazione. Ci vuole collaborazione per il bene della città