Terzo incontro dei “Popolari in Movimento” a soli dieci giorni dal loro esordio. Si è tenuto a Camaro, nei locali del Circolo Cameris, messi a disposizione da Angela Rizzo, attiva sostenitrice del Movimento, che ha anche introdotto i lavori.
«L’idea di questi appuntamenti itineranti per i quartieri e le periferie di Messina e per la Provincia — ha detto la Rizzo — è di Giovanni Frazzica, fondatore del gruppo “I Popolari in Movimento”, con cui cerca di rendere attuali gli ideali sturziani. Abbiamo assistito in questi anni ad un progressivo degrado e abbandono delle nostre periferie che si è associato a un imbarbarimento e decadimento della politica, mentre i cittadini sono stati costretti a rimanere soggetti passivi. Questo stato di cose mi ricorda “Aspettando Godot”, la famosa opera del teatro dell’assurdo. I “Popolari in Movimento” vogliono scuotere le coscienze e riprendere quel colloquio con la gente ormai da troppo tempo sospeso, invitano i cittadini a riflettere per poter costruire un domani da protagonisti, senza dipendere, ma, al contrario, condizionando coloro che gestiscono la cosa pubblica».
Nel suo intervento, Giovanni Frazzica ha detto: «Abbiamo scelto Camaro come primo appuntamento nelle periferie che intendiamo visitare perché lo consideriamo un luogo emblematico immerso in forti problematiche, ma in cui la popolazione ha saputo organizzarsi e reagire. Non possiamo parlare di battaglia vinta, ma di percorso iniziato e nei tanti incontri che andremo a fare nelle diverse periferie cittadine e della provincia, dove a volte ci sono interi paesi che si sentono abbandonati, a qualcuno potremo dire: organizzatevi, reagite, fate come hanno fatto a Camaro».
Giuseppe Pracanica, nella sua relazione, ha affrontato la problematica situazione delle periferie messinesi cercando di individuare le necessarie misure di contrasto e di prevenzione coinvolgendo la Scuola, la Chiesa, il privato sociale e la popolazione residente. «Una prima considerazione — ha evidenziato —, senz’altro positiva, è che i cittadini di Camaro sono molto più capaci a tessere un effettivo tessuto solidaristico rispetto ad analoghe realtà a cui, tuttavia, non corrisponde una altrettanta visibilità sociale, specie nel momento delle decisioni che, ancor oggi, vengono calate dall’alto». Tra i numerosi partecipanti Andrea Cucinotta, Vice-Presidente regionale di CittadinanzAttiva.
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