Nel corso della seduta di stamane dell’Ars è stato approvato l’ “emendamento della discordia” che ieri sera ha fatto salire la temperatura nella Sala d’Ercole, dove si respirava un’aria pesante. Si tratta dell’emendamento sull’emergenza traffico di Messina che destina 700 mila euro per la proroga del personale dei Vigili Urbani assunto a tempo determinato.
Grande soddisfazione da parte di Franco Rinaldi, presidente del Collegio dei Questori e deputato del Partito democratico all’Ars. «L’approvazione dell’emendamento di 700mila euro — dice — consente il mantenimento in servizio dei Vigili urbani assunti lo scorso anno e lo scorrimento della graduatoria, per far fronte all’emergenza traffico di Messina». «Voglio ricordare — ha aggiunto — che quell’emendamento era stato sollecitato dal Commissario straordinario del Comune, Luigi Croce, ed era stato approvato, nella misura di un milione 200mila euro, dalla commissione Affari Istituzionali con il parere favorevole del Governo. Magari quella sarebbe stata la sede più opportuna per avanzare eventuali perplessità, che non ci sono state, a meno di non voler svuotare completamente il significato del lavoro delle commissioni».
Anche Filippo Panarello, deputato regionale del Pd, si è detto soddisfatto per il risultato conseguito e per ciò che comporta per la Città dello Stretto: «Esprimo soddisfazione per una norma che consente di superare un problema di rilievo per la città di Messina. A questo punto gli amministratori si impegnino a dare una soluzione definitiva alla carenza di personale nel corpo dei Vigili Urbani in una città nella quale l’emergenza traffico si è acuita per il blocco del porto di Tremestieri che determina un aumento del transito di mezzi gommati leggeri e pesanti nel centro città».
Giuseppe Picciolo e Marcello Greco, rispettivamente capogruppo e deputato dei Democratici riformisti per la Sicilia all’Assemblea regionale siciliana, hanno dichiarato: «Siamo soddisfatti per aver portato un risultato utile alla città di Messina con l’emendamento alla finanziaria che assegna 700mila euro per la lotta al traffico urbano e il potenziamento dei Vigili urbani del capoluogo peloritano. Tale decisione dell’Ars va anche a merito dei parlamentari messinesi che hanno sostenuto l’emendamento e della deputata grillina Ciancio che l’ha condiviso. Credo che, come nel caso delle cave per alcune province e quindi della tassazione ridotta sugli inerti estratti, la nostra provincia abbia portato a casa una decisione utile per Messina con uno stanziamento che combatte l’inquinamento derivante dalle tante auto sbarcate dai traghetti che congestionano il traffico cittadino».
«L’approvazione dell’emendamento che è stato votato dall’Aula all’unanimità e sostenuto in commissione anche dalla forze di opposizione — hanno dichiarato i deputati Nino Germanà, Giuseppe Currenti, Santi Formica, Bernadette Grasso — è una nota positiva per la città di Messina onde far fronte all’emergenza traffico». Questi ultimi hanno specificato che «la deputazione messinese, se pur in un momento di difficoltà dovuta ai noti problemi di bilancio, è riuscita a ottenere questo importante risultato».
L’emendamento che destina 700 mila euro per l’assunzione dei Vigili Urbani di Messina aveva creato, nella tarda serata di ieri, grande scompiglio in aula all’Ars. La Sala d’Ercole si è trasformata in un vero e proprio terreno di scontro trasversale fra gruppi e deputati che si sono rivolti a vicenda pesanti accuse. Il deputato catanese Nicola D’Agostino si è scagliato contro la norma che volge a favorire un’unica realtà locale. Di fronte a queste obiezioni, Santi Formica ha accusato D’Agostino di voler, invece, avvantaggiare Catania. D’Agostino ha rivolto delle accuse anche nei confronti del Presidente Ars, Ardizzone, rimproverandolo di non essere stato abbastanza autorevole nella gestione dei lavori dell’assemblea. Quest’ultimo ha sostenuto la legittimità della norma. L’emendamento era stato presentato dai deputati messinesi Rinaldi, Greco, Laccoto e Panarello. Inizialmente la somma da destinare alla Polizia Municipale messinese sarebbe stata di 1,2 milioni di euro passati a 700 mila euro in seguito a un subemendamento del M5S. La tensione in aula è stata tale che si è proceduto alla sospensione della seduta senza aver completato l’approvazione di bilancio e Finanziaria. Anche Crocetta è apparso estremamente teso, una tensione che si è rivolta prevalentemente verso Pd e Udc che non hanno rispettato gli accordi presi all’interno della maggioranza. L’aula è tornata a riunirsi nuovamente questa mattina alla 10.00.
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