Due input diversi, un unico risultato. Il tema è quello della paventata realizzazione di un Hotspot all’interno della ex caserma Gasparro di Bisconte. Una scelta, non ancora ufficializzata, che penalizzerebbe una zona già disagiata e piena di problemi, incidendo negativamente anche sull’intero territorio. La questione è stata trattata questa mattina durante i lavori della Commissione ai Servizi Sociali. Il presidente dell’organo consiliare, Rita La Paglia, ha infatti presentato un documento in cui si chiede al governo di fare un passo indietro e non prevedere la costruzione di un centro d’accoglienza a Messina, città che sta già affrontando con fatica il sovraccarico di sbarchi dei migranti.
Insieme alla proponente Rita La Paglia, hanno sottoscritto l’interpellanza anche i consiglieri Abbate, Cardile, Cantali, Vaccarino, Amedeo, Interdonato, Carreri, Burrascano, La Paglia, Iannello e Sottile.
Dall’altra parte, c’è chi ha deciso di percorrere una strada diversa, pur condividendo la contrarietà all’Hotspot Centristi per la Sicilia e Ncd hanno, infatti, avanzato una proposta di delibera da portare in Aula. “E’ una forma di sollecitazione – spiega Mario Rizzo – affinché si discuta in maniera approfondita sull’argomento e si arrivi a una conclusione che possa portare ad un documento unitario da inviare al ministero dell’Interno. Chiediamo, inoltre, al Sindaco di relazionare su tutti i contatti avuti fin qui con il governo, invitandolo ad assumere una posizione politica forte”.
Una posizione sposata anche da Zuccarello, Adamo, Amanta, Sindoni e Santalco.
In mezzo, c’è Cambiamo Messina dal Basso che non vede di buon occhio quanto partorito da Centristi Ncd. “C’è il rischio che il Consiglio vada incontro all’ennesima brutta figura – ha precisato Lucy Fenech questa mattina – . C’è chi sfrutta la questione Hotspot per contestare Accorinti e non va bene. Stigmatizziamo ogni fuga in avanti e ribadiamo la necessità di trovare unità sulla vicenda senza il bisogno di creare mille documenti”.
Il gruppo consiliare che appoggia il primo cittadino non ha risparmiato critiche neanche alla proposta targata La Paglia. “Non firmerò questo documento – ha spiegato Ivana Risitano – poiché non viene sottolineato il vero motivo per cui si debba essere contrari all’Hotspot ovvero il mancato rispetto della dignità umana. Vedo tutti interessati ai danni che Messina potrebbe subire, ma ci sono problemi ben più grossi all’origine”.
Andrea Castorina
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