Che fine ha fatto l’hotspot di Bisconte? Da mesi, ormai, Messina è stata indicata dal Ministero dell’Interno come nuova sede dell’hotspot, che nelle intenzioni ministeriali dovrebbe sorgere all’interno della caserma Gasparro di Bisconte. Già quasi tre mesi fa, infatti, fu nota la scelta del Governo di creare in città un grosso centro per l’accoglienza, capace di ospitare ben 2mila e 800 migranti.
Non sono mancate le reazioni da parte del mondo politico ma anche dell’amministrazione stessa, che più di una volta ha ribadito la propria contrarietà verso la struttura in itinere, nonostante questa non contrasti l’idea di accoglienza professata dalla stessa Giunta.
Le polemiche però sembrava che fossero state portate via dal vento, il Governo ha fatto sapere di voler andare avanti per la propria strada, così sia Messina che Palermo dovranno rispettare il volere di Roma.
L’inaugurazione sarebbe dovuta avvenire questo mese, ma sin qui nessuna notizia a riguardo. Ne abbiamo chiesto al sindaco Accorinti, che ha risposto: “Non abbiamo notizie ufficiali, il Governo non ci ha inviato alcun documento dove ci preannunciava la data di apertura di questo hotspot. Naturalmente neanche dalla Prefettura è arrivato nulla”.
Il sindaco ribadisce la sua posizione: “Noi siamo per l’accoglienza diffusa, questo ormai è noto, ma non si può pensare di far stare quasi 3mila migranti che scappano da guerre e torture in una struttura simile. Questa mia posizione l’ho espressa già all’ANCI, potrebbe essere scritto un documento che sarà inviato al Governo”.
Certo, rimane da aggiungere che il sindaco dovrebbe interessarsi un attimino di più a quello che, lui in prima persona, ma anche l’intera città, paventa: Messina invasa da un gran numero di migranti.
Antonio Macauda
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