In occasione dell’anno giudiziario, oggi i rappresentanti del Partito Radicale in tutte le Corti d’Appello intervengono per ribadire le analisi e le proposte per una riforma sostanziale del sistema Giustizia. Ma a Messina, a poche ore dall’apertura della cerimonia, il partito non ha ancora avuto riscontro della nostra richiesta di intervento.”Ed è un fatto gravissimo”, commenta la nota della sezione peloritana.
“La lentezza della Giustizia – precisano i Radicali – l’inefficacia dei provvedimenti legislativi, la condizione inumana degli istituti di pena, costituiscono gli elementi che più volte hanno sancito il mancato rispetto delle norme previste nella Convenzione Europea per i diritti dell’uomo. Elementi che rappresentano la assoluta cancellazione dello Stato di Diritto nel nostro Paese.
A tutto questo, per quanto riguarda Messina, vanno aggiunti i problemi che storicamente si trasciniamo vergognosamente da decenni. Questione del “secondo” Palazzo di Giustizia. Costi altissimi per la locazione delle sedi giudiziarie alternative e paradossalmente di proprietà di società riconducibili a persone indagate e in attesa di giudizio da parte dell’Autorità Giudiziaria. Tutte questioni che allontanano i cittadini dalle Istituzioni e che rendono poco credibile la stessa amministrazione della Giustizia nel rispetto della Costituzione Italiana svuotando di significato quel “Giustizia uguale per tutti” che campeggia nelle aule dei Tribunali”.
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