Renato Accorinti non ci sta ed alza la voce. La tappa del Giro di d’Italia che toccherà le sponde dello Stretto tra due giorni, si sta trascinando dietro una scia di polemiche soprattutto per quanto riguarda la manutenzione delle strade. Le vie da cui passerà la corsa rosa sono state rimesse a nuovo, così a storcere il naso sono gli abitanti delle altre zone cittadine che devono fare i conti con le voragini e le radici degli alberi che dissestano l’asfalto.
Ad aggiungere altra benzina sul fuoco, sono state alcune dichiarazioni di Renato Accorinti risalenti al 2011, vale a dire due anni prima della sua elezione a sindaco. Quella fu l’ultima apparizione del Giro d’Italia in città e l’attuale primo cittadino, invitava i messinesi a “scendere per strada a manifestare, al cospetto della stampa nazionale, per denunciare la politica di dismissione delle ferrovie nel nostro territorio, per la disoccupazione e l’assenza d’infrastrutture”.
L’attuale primo cittadino, in quell’intervento, aggiunse anche: “Non è possibile asfaltare le strade solo quando passa il Giro d’Italia”. E adesso? Accorinti passa al contrattacco, il sindaco vuole fare chiarezza e non ci sta a fare la figura di chi cambia opinione solo perchè si è dall’altro lato della barricata.
Quindi per Accorinti quell’invito è valido anche adesso, a patto che si evitino proteste strumentali: “La protesta, quando è accompagnata dalla proposta, è qualcosa di nobile. Quando vado a protestare nelle stanze dei Ministri lo faccio con lo stesso spirito con cui lo facevo quando ero in piazza, ma adesso è cambiata la forma. La continuità territoriale è una tematica che spetta al Governo nazionale affrontare, non si può pensare che ogni problema sia risolvibile dal sindaco”.
Sulla questione della ristrutturazione delle strade Accorinti è chiaro: “Quando siamo arrivati in cassa per questa voce c’erano 200mila euro l’anno, noi abbiamo subito stanziato 3 milioni di euro, quindi non accetto che venga detto che le strade sono state asfaltate in occasione del Giro d’Italia”.
Molti interventi, dunque, erano già programmati e sul tema della manutenzione delle strade l’amministrazione si è mossa fin dal suo insediamento. Numeri confermati anche dal dirigente ai Lavori Pubblici, Antonio Amato: “Nel 2013 la cifra in cassa era altamente insufficiente, si aggirava intorno ai 300mila euro. Fin dal 2014 abbiamo avuto a disposizione una somma ben più consistente, circa 3 milioni di euro”.
Per Amato non ci sono state somme stanziate ad hoc in vista dell’arrivo dei quasi duecento partecipanti al Giro: “Avevamo pianificato alcuni interventi, poi non appena abbiamo avuto la conferma che il Giro d’Italia sarebbe passato da Messina abbiamo dato la priorità a quelle strade, ma non c’è stato alcun fondo extra”.
Antonio Macauda
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esempio tipico di chi perde l’occasione per star zitto e risparmiare ossigeno! sic.