“L’allarmante notizia (con tanto di prove con foto) che il viale Europa correva il serio rischio di crollare, dimostra inequivocabilmente che le mie preoccupazioni palesate negli anni in tutte le sedi competenti e nelle forme e nei modi più disparati, erano più che fondate”, questo lo sfogo del consigliere comunale Udc, Libero Gioveni.
“Anni di battaglie, una marea di mie interrogazioni, allarmi, denunce, dossier fotografici, audizioni in Commissione, segnalazioni, evidentemente non sono stati vani – aggiunge -.Fortunatamente le mie continue e pressanti richieste di effettuare le verifiche statiche dell’impalcato sono state accolte ed eseguite da Palazzo Zanca (anche con la collaborazione della facoltà d’ingegneria dell’Università di Messina), tanto da portare il Dipartimento lavori pubblici ad effettuare i necessari lavori di messa in sicurezza, come quello imponente “cementizio” che si è eseguito di recente poco sotto la rotatoria Zaera dove si sono aperte delle vistose e profonde mega-voragini nell’alveo, frutto probabilmente dell’erosione del flusso delle acque e di presunti scarichi fognari abusivi”.
“Esprimo, pertanto, grande soddisfazione – aggiunge -per il risultato ottenuto e soprattutto per il grande lavoro svolto dai tecnici di palazzo Zanca che, evidentemente, non hanno lasciato nulla al caso, verificando opportunamente tutte le criticità strutturali e intervenendo, come in quest’ultimo caso, con gli opportuni lavori di messa in sicurezza”.
“Alla luce di ciò – conclude Gioveni -, così come ho fatto e ottenuto precedentemente, chiederò una nuova audizione in Commissione lavori pubblici del Dirigente del Dipartimento, ingegnere Amato, per i necessari chiarimenti tecnici e per sapere se, oltre a questa ultima criticità strutturale, ne sono state riscontrate altre che potrebbero pregiudicare in qualche modo la sicurezza della cittadinanza”.
Provvidenziali per la “scoperta” del rischio che tutti i messinesi hanno corso, sono stati i lavori svolti tra luglio e agosto, disposti in variante all’appalto comunale ancora in corso per il consolidamento strutturale delle fondazioni della strada. Gli operai intervenuti hanno trovato infatti due voragini lunghe 30 metri, larghe 14,40 e profonde 2. Il problema è stato risolto e dovrebbe garantire la sicurezza per i prossimi dieci anni.
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