“Paesaggio: Patrimonio e Identità. Qualità e bellezza, strategie di tutela, recupero e valorizzazione”. Ecco il tema dell’incontro nel Salone San Giovanni di Alcara Li Fusi, dove si p celebrata la prima Giornata Nazionale del Paesaggio istituita dal MIBACT. Quasi 100 gli architetti presenti e una larga partecipazione di cittadini che ha dimostrato senso di appartenenza ad un territorio fortemente caratterizzato da valori identitari.
Un parterre di tutto rispetto composto dal Sindaco, Nicola Vaneria, dal Presidente dell’Ordine degli Architetti e della Consulta Regionale Architetti, Giovanni Lazzari, dal Consigliere Delegato per il Distretto Nebrodi, Nuccia Calanni Macchio, dall’Assessore al Turismo, Fabio Zaiti, dal Dirigente della Sovrintendenza, Marisa Mercurio, dal Consigliere Nazionale “Amici della terra”, Carlo Foderà, dal coordinatore del Dipartimento della Consulta Regionale Architetti, Sebastiano Muglia e dal Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone.
“Tanti gli argomenti, accompagnati da immagini e filmati, quelli trattati nella mattinata – riporta il comunicato – dalle “linee guida” della Sovrintendenza per un corretto operare sul costruito alle tematiche riguardanti il paesaggio; dalla recente legge sui “Centri storici” alle politiche riguardanti i contributi comunitari. Nel pomeriggio conclusione dei lavori con la proiezione del trailer “Al Qàrya, il paesaggio naturale nel territorio di Alcara Li Fusi”, a cura di MediAdvisor”.
“Un luogo straordinario che deve rappresentare una forza non solo per il territorio nebroideo ma anche per la Città Metropolitana e, perchè no, per tutta la Sicilia. L’iniziativa di partecipare al Premio Nazionale del Paesaggio è l’inizio di un percorso nel quale noi architetti accompagneremo questa Amministrazione. La zona nebroidea è una delle quattro risorse più importanti della Città Metropolitana; le altre sono la zona delle Isole Eolie, quella dello Stretto e quella di Taormina”.
Bisogna trovare le sinergie e puntare su linee strategiche e per far questo bisogna avere accanto la politica. Come Consulta Regionale degli Architetti, in accordo con tutte le altre categorie professionali, sino alla fine tenteremo di fare apportare quelle modifiche alla legge regionale 13 del 2015 sui centri storici al fine di evitare che una gestione superficiale della legge, possibile per come scritta adesso, possa portare alla cancellazione dell’identità storica e culturale dei centri storici stessi”. Questo è ciò che è stato ribadito a fine mattinata proprio all’Onorevole Giovanni Ardizzone che ha concluso i lavori.
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