«Certi asini volanti dovrebbero sapere che se rimango sindaco di Messina, non posso rinunciare al mio stipendio perché dedico 20 ore su 24 a lavorare per mettere le cose a posto e rilanciare la città». Il sindaco De Luca risponde a tono alla proposta dei consiglieri di Sicilia Futura che ieri hanno lanciato al primo cittadino una sfida: lavorare tutti in maniera gratuita, solo per il bene della città. «Il consigliere comunale sicuramente non è tenuto a sostenere questi ritmi – continua il sindaco – ed in effetti è lontano da questi impegni quindi può anche rinunciare allo stipendio perché fa poco e non rischia nulla».
Una risposta pungente ad una provocazione che arriva in seguito alla richiesta di De Luca di modificare il Regolamento del Consiglio Comunale, in cui il primo cittadino propone anche una razionalizzazione dei gettoni di presenza, da riconoscere soltanto a chi lavora e produce davvero. E a tal proposito De Luca sferra un nuovo attacco: «Evitate di toccare l’argomento inerente la rinuncia dell’indennità – tuona De Luca – perché potremmo spiegare alla città le tecniche truffaldine di svolgimento delle sedute di consiglio comunale e commissioni consiliari per fregarsi qualche gettone di presenza in più».
I rapporti tra il sindaco ed il Consiglio Comunale, quindi, sono sempre più tesi e oggi pomeriggio avverrà un vero e proprio faccia a faccia tra De Luca ed il presidente del Civico Concesso Cardile. Se le proposte di modifica al regolamento non verranno approvate, il sindaco è pronto a dimettersi, per poi candidarsi nuovamente ad aprile 2019.
«Se non siete all’altezza di una controproposta valida – conclude De Luca – allora accettate la mia ma non vi consentirò di giocare sul tempo cioè non vi consentirò di prendere tempo».
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