Presentato all’ARS il piano di Musumeci per la gestione rifiuti in Sicilia. Il crono-programma del neo governatore della Regione Siciliana Nello Musumeci prevede la realizzazione di dieci piattaforme per la gestione della raccolta differenziata, compostaggio e conferimento da post trattamento, un bando per accordi in ambito nazionale ed europeo per il conferimento del 50% dei rifiuti attualmente destinati alle discariche; la definizione di un piano ordinario per la gestione del sistema in Sicilia.
L’emergenze rifiuti in Sicilia, afferma il Presidente, è dovuta al fatto che esistano più discariche private che pubbliche e questo ha portato al collasso. «Se non partiamo da questo dato – ha spiegato Musumeci – fra sette o otto mesi in Sicilia avremo i rifiuti per strada, e se qualcuno getta un cerino la montagna di rifiuti diventa un falò. E in piena estate le tv nazionali e straniere parleranno della Sicilia non come “terra del sole” ma come “terra che brucia».
Entro maggio nel piano del Presidente Musumeci è prevista la diminuzione delle società d’ambito, come ATO e SRR, a nove, una per provincia. Vantaggi sono previsti per quelle imprese che investiranno nel riciclo e penalità per chi non raggiunge il tetto del 50% della raccolta differenziate. Entro la fine del 2019, invece, il piano prevedere la realizzazione di dieci piattaforme per la differenziata, compostaggio e conferimento post-trattamento.
Musumeci ha anche detto un no secco ai termovalorizzatori, pur senza demonizzarli, puntando invece sugli impianti di compostaggio. Il ciclo dei rifiuti dovrà aprirsi e chiudersi nella stessa provincia, senza alcun trasferimento da un comune all’altro come capita tutt’oggi anche a Messina.
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