Il deputato all’Ars, Nino Germanà (Pdl) interviene in merito all’atteggiamento della Regione, a quella che definisce in una nota “inerzia amministrativa”, che con i suoi ritardi ha portato al commissariamento della Camera di Commercio messinese. «Esattamente un anno fa, la Camera di Commercio di Messina — scrive Germanà — aveva adempiuto all’obbligo di avviare le procedure di rinnovo degli organi statutari, e una volta terminata la fase procedimentale, il 29 maggio era stata trasmessa tutta la documentazione al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessorato per le Attività Produttive che avrebbe dovuto “entro e non oltre 30 giorni dalla ricezione della documentazione”, provvedere agli adempimenti di propria competenza. A distanza di 12 mesi, dopo innumerevoli sollecitazioni e infinite pressioni da parte della Camera di Commercio di Messina, che ha sempre rispettato i tempi e le modalità previste dalla legge, né il Presidente Crocetta né l’Assessore competente hanno dato risposte all’Ente messinese. Gli appelli del “megafono” si dimostrano per ciò che in realtà sono: mera propaganda e inutili proclami. Sbandierare rivoluzioni e cambiamenti quando per colpa dell’inerzia amministrativa e dell’incapacità gestionale, la Camera di Commercio di Messina andrà incontro ad un commissariamento certo, entrando nell’elenco dell’ennesimo ente messinese commissariato. La città e la Provincia di Messina — prosegue il deputato Pdl all’Ars — meritano attenzione e soprattutto rispetto, e a questo proposito chissà cosa pensano e come possono accettare un nuovo commissariamento i miei colleghi deputati messinesi che sostengono la bizzarra maggioranza del Governo Crocetta? Questo commissariamento — conclude Germanà — è senza dubbio il frutto del tandem Crocetta-Grillo, sono dunque questi i risultati del “modello Sicilia”?».
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