All’indomani dell’assoluzione di Cateno De Luca nel processo denominato “Sacco di Fiumedinisi”, arrivano le prime reazioni dal mondo della politica. Reazioni che non riguardano la sentenza dei giudici, bensì le parole del sindaco di Messina pronunciate all’uscita del Tribunale di Messina. De Luca, infatti, commentando la sentenza, ha voluto porgere le sue scuse alla magistratura per «per qualche mia esternazione sopra le righe, frutto di momenti di sconforto». Scuse che, secondo il Consigliere Comunale Gaetano Gennaro, arrivano troppo tardi.
«Le sentenze non si commentano, in un Paese civile si può solo prendere atto del loro contenuto – dichiara Gaetano Gennaro. Si commentano da sé, invece, le parole rivolte da De Luca alla magistratura per scusare le sue pregresse ingiustificate accuse rivolte a tale istituzione e ai suoi massimi esponenti cittadini. Le scuse pronunciate oggi sono evidentemente tardive. Un gesto doveroso che, però, andava fatto molto tempo prima, anche per dimostrare ai cittadini che nelle istituzioni democratiche bisogna credere sempre e non solo quando le vicende prendono una piega a sé favorevole».
«Qualora ce ne fosse bisogno – continua il Consigliere Comunale – il passaggio giudiziario odierno sgombra definitivamente il campo dai fantasmi della teoria del “complotto”, più volte richiamata da De Luca per ragioni di convenienza politica che nulla hanno a che vedere con la giustizia e con il diritto di difesa. Spero per Messina che le vicende personali di De Luca non condizionino più la vita amministrativa dell’Ente di cui è a capo e mi auguro, altresì, che si possa finalmente aprire una nuova fase per la città nella quale sia protagonista la politica del fare e non più quella dello storytelling tramite i social».
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