In merito ad articoli e servizi giornalistici che, riportando dichiarazioni riferite dal consigliere Zuccarello, denunciano “colate di cemento” sul mosaico della Galleria Vittorio Emanuele II di piazza Antonello, l’assessore al patrimonio Sebastiano Pino ha dichiarato:
“Smentiamo in maniera assoluta che siano stati effettuati interventi manutentivi che possano avere in alcun modo pregiudicato il ripristino del mosaico della pavimentazione della galleria Vittorio Emanuele.
Come già comunicato, fin dal 1° ottobre 2015, alla Soprintendenza, alla Procura della Repubblica ed al Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale, si è semplicemente provveduto a consolidare la parte di pavimentazione musiva sconnessa.
Ciò al fine di evitare l’ulteriore distacco delle tessere del mosaico – continua l’assessore Pino – in quanto i diversi tentativi di isolamento della parte interessata con delimitatori ed indicazioni di divieto non avevano sortito alcun effetto sul transito del pubblico, provocando ulteriori distacchi di tessere, comunque recuperate e custodite dai nostri uffici. Di questo rassicuriamo il consigliere Zuccarello.
L’intervento, come ovvio, è stato svolto in condizioni di assoluta urgenza, sia con la finalità di salvaguardia del bene (che si sarebbe ulteriormente danneggiato a causa del calpestio dovuto al transito) sia della pubblica incolumità (poiché la parte sconnessa della pavimentazione, dopo la rimozione abusiva della recinzione, avrebbe potuto rappresentare potenziale pericolo di inciampo).
Si tratta – conclude Pino – ovviamente di un intervento provvisorio e facilmente rimovibile, effettuato applicando uno strato di malta su sottofondo costituito da una rete porta intonaco, non ancorata al sottofondo, risvoltata all’interno del contorno della pavimentazione restante, allo scopo di eliminare lo “scalino” formatosi a seguito del distacco delle tessere e livellare la superficie di calpestio.
Coerentemente con quanto precedentemente comunicato, stiamo lavorando alla definizione di un progetto di riqualificazione complessiva del prestigioso edificio che merita ogni attenzione e certamente non seppelliremo sotto inimmaginabili colate di cemento”.
( foto di Dino Sturiale)
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