«Una squallida vicenda sta interessando l’Ipab messinese Asili d’Infanzia che già qualche mese fa, durante un’audizione all’Ars, aveva lamentato enormi criticità (economiche e gestionali)». Così il Movimento 5 Stelle porta alla ribalta il fatto: «Sprovvisto di un consiglio di amministrazione dal 28 giugno, l’istituto ha ricevuto nel mese di luglio circa 10 mila euro dalla Regione, per il raggiungimento della parità di bilancio. Lo stanziamento, che servirebbe per pagare uno stipendio, non può essere utilizzato perché manca una figura legale che possa prelevare l’importo destinato loro; e questo perché l’assessore regionale alla Famiglia e lavoro non ha ancora nominato un commissario».
«Dall’Ipab – afferma il capogruppo M5s all’Ars, la deputata Cinquestelle Valentina Zafarana – ci informano che, secondo le loro informazioni, la nomina è sulla scrivania dell’assessore Bruno già dal 14 luglio ma non è ancora stata firmata perché si aspettava che fosse il dirigente generale a farlo, un dirigente che però non si è ancora insediato». «Insomma, si tratta del solito scarica barile – aggiunge la parlamentare Angela Foti, contattata direttamente dai dipendenti dell’Ipab – l’Istituto è alla canna del gas e i nostri assessorati regionali non si smentiscono, confermando una lentezza d’azione mortificante e dimenticando i bisogni dei più deboli».
L’Ipab in questione svolge attività assistenziale ai minori di famiglie fortemente disagiate dal punto di vista economico ma anche e soprattutto sociale. E, nonostante il Comune non paghi le rette, il servizio continua ad essere garantito; a sostenere i costi ci pensa I’Istituto con le entrate proprie.
Le due deputate regionali del Movimento 5 Stelle, Foti e Zafarana: «Tempesteremo l’assessorato di telefonate e useremo ogni mezzo a nostra disposizione per far sì che venga nominato quanto prima il commissario; l’assessore Bruno non perda più altro tempo».
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