Sono passati 25 anni e ancora, per la costruzione dei 3 edifici che avrebbero dovuto ospitare 60 alloggi a Fondo De Pasquale, poco o nulla è stato fatto.
La Regione autorizzò, al Comune di Messina, con la legge regionale 10/90, la spesa di 500.000 milioni delle vecchie lire per il risanamento di tutte quelle zone che ancora custodivano l’amara eredità del terremoto del 1908. Fondo De Pasquale fa parte di quella macro area da riqualificare e che comprende le località di Giostra, Ritiro e Tremonti, chiamata “Ambito B”.
Nel 1998, la legge 10/90, ha potuto avvalersi dell’approvazione del “Piano Particolareggiato di Risanamento Ambito B” e nel 2002, l’IACP di Messina ha potuto finalmente provvedere a redigere il progetto esecutivo per la realizzazione dei 3 edifici. I finanziamenti al Comune vengono concessi nel 2007, attraverso un decreto del Dipartimento ai Lavori Pubblici, per una somma pari a 8.755.915,00 euro.
Da allora, complice l’impossibilità di avviare le procedure per la gara d’appalto per la non completa disponibilità dell’area e a causa di lungaggini burocratiche che hanno comportato l’aggiornamento del progetto originario dell’IACP e un aumento dell’importo fino ad oltre 12 milioni di euro, non è stato avviato alcun tipo di progetto di riqualificazione e la zona di Fondo De Pasquale versa in condizioni di assoluto degrado.
Il Consiglio della V Circoscrizione, adesso, chiede che questo problema venga discusso in consiglio comunale. “Il problema è molto semplice – ha affermato Santino Morabito, Presidente della Circoscrizione -. Sono 25 anni che i cittadini messinesi aspettano i 60 alloggi. I lavori a Fondo De Pasquale sono fermi da 10 anni e nulla è stato più fatto, con la zona che si trova in totale abbandono”.
Morabito, si concentra sul contributo dato dall’amministrazione Accorinti: “Abbiamo preso atto dell’idea, di questa amministrazione, di limitare l’ulteriore consumo di suolo comunale con la costruzione di nuovi edifici. Ma c’è da dire che questo non può valere per la zona in questione. Fondo De Pasquale è un’area già fortemente urbanizzata e antropizzata, quindi il consumo di suolo pubblico è un problema totalmente inventato”.
“In virtù di questo – continua il Presidente di Circoscrizione -, due anni fa, l’idea dell’attuale giunta è stata quella di convertire l’utilizzo dei 7 milioni di euro per la costruzione dei 3 edifici, per l’acquisto di abitazioni già esistenti, sfitti e da ristrutturare. Ma anche qui, tutto fermo. Non ci si rende conto che il progetto dell’IACP, non riguarda solo la costruzione di edifici. Si tratta invece di convertire un’area degradata, in un’area attrezzata, con spazi per la socializzazione e lo sport, con la realizzazione di un campetto di calcio”.
“Chiediamo che la giunta comunale riprenda in mano la legge n. 4 del 15/05/2002, con la quale la Regione Siciliana ha approvato tutti i Piani Particolareggiati di Risanamento per l’Ambito B e di inserire tale progetto esecutivo nel crono programma delle opere per il risanamento da presentare alla Regione Siciliana. Chiediamo infine – conclude Morabito – che questo problema venga esposto e discusso in consiglio comunale, affinché sia l’assemblea pubblica rappresentativa a decidere. Bisogna fare in fretta”.
Simone Bertuccio
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