Avviso pubblico per la presentazione delle istanze da parte dei Comuni della Sicilia per la concessione di contributi per l’adeguamento di asili nido e per il sostegno ai costi di gestione del servizio di asili nido finalizzato alla riduzione delle rette a carico delle famiglie dei bambini iscritti. Le istanze corredate da tutta la documentazione tecnica ed amministrativa dovranno pervenire entro e non oltre 60 giorni alle 13.30.
E’ il decreto assessoriale 2252, articolo 6, emanato il 22 ottobre 2014 dall’assessorato regionale per la Famiglia, le Politiche sociali e il Lavoro. E’ quello che avrebbe consentito al Comune di Messina di ottenere 80mila euro. E 80mila euro è la somma che la Regione ha negato a Messina per scadenza dei termini di presentazione della istanza. Se n’è parlato tanto in questi giorni, nulla di nuovo, apparentemente. Apparentemente. Spulciando tra documenti ufficiali, infatti, si scoprono date che mettono in discussione quanto sin qui venuto fuori. Facciamo un passo indietro. Scoppia il caso “fondi persi per decorrenza dei termini”, divampano le polemiche, arrivano le dichiarazioni ufficiali del sindaco Renato Accorinti e dell’assessore ai servizi sociali, Nino Mantineo, che qualche giorno fa hanno attribuito la responsabilità della perdita dei fondi al Dipartimento alla Famiglia, al Lavoro e alle Politiche Sociali: “La Giunta aveva deliberato la domanda il 20 gennaio scorso, dunque gli uffici avrebbero avuto dieci giorni di tempo per rispettare il termine del 31 gennaio dato dalla Regione” – hanno detto sindaco e assessore.
Torniamo alle date. IL 22 ottobre 2014 l’assessorato regionale competente emana l’avviso pubblico nel quale, chiaramente, è fissato il termine ultimo dei 60 giorni a partire da quella data. Ebbene, calendario alla mano, i 60 giorni a decorrere da quella data si concludono il 21 dicembre 2014 e non il 31 gennaio 2015. Hanno fatto male i conti? Anche fosse, c’è stato altro a fissare quella data del 21 dicembre scorso. Ci sono state ben due solleciti alla memoria della giunta comunale. I consiglieri Daniela Faranda e Libero Gioveni, infatti, nei primi giorni di dicembre scorso rammentavano la scadenza ormai prossima ( 21 dicembre) alla squadra di governo cittadina e chiedevano : Al signor Sindaco di Messina e all’assessore ai Servizi sociali di conoscere, con la massima urgenza, vista la imminente scadenza per la presentazione delle istanze, se questa amministrazione abbia o meno recepito l’avviso pubblico emanato dall’assessorato Politiche sociali e se abbia già provveduto alla presentazione della richiesta per la concessione di contributi per l’adeguamento di asili nido o micro nidi comunali e per il sostegno ai costi di gestione del servizio di asilo nido o micro nidi.
Scriveva così, Daniela Faranda, il 16 dicembre 2014. Dovette però attendere, per una risposta, il 17 marzo 2015, quando, per conoscenza, le fu inviata copia dell’istanza, firmata dal sindaco il 27 gennaio 2015, in cui veniva chiesto il contributo per gli asili nido messinesi. Esattamente 37 giorni dopo la scadenza dei termini, dunque.
Ed un altro consigliere, Libero Gioveni, il 10 dicembre 2014, aveva ricordato alla Giunta che l’avviso pubblico sarebbe scaduto pochi giorno dopo, il 21 dicembre, e – scriveva – Vorrei che l’Amministrazione intraprendesse in maniera responsabile questa nuova via, dopo aver visto sfumare i 900 mila euro previsti per gli asili nido dai quasi 4 milioni dei fondi PAC per i quali ancora non si ha certezza; i 15 milioni di euro della Comunità Europea vergognosamente persi nel 2012; gli altri 26 milioni del “Piano di Azione e Coesione” per il Mezzogiorno destinati all’assistenza all’infanzia, volatilizzati durante la gestione Buzzanca-Croce.
Ricapitolando: se il termine ultimo per partecipare all’assegnazione dei fondi risulta essere il 21 dicembre 2014 e non il 30 ( o 31) gennaio 2015 come più volte detto, viene fuori il grossolano errore commesso da addetti ai lavori e stampa. E’ bastato che uno, non si sa chi per primo, fissasse al 30 gennaio la scadenza dei termini per la presentazione della domanda utile ad accedere ai fondi per gli asili nido e tutti l’hanno data per buona. Ma non era quella. Se si guarda la graduatoria pubblicata lo scorso 1 aprile dall’Assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, si scopre che l’istanza presentata dal Comune di Messina è stata rigettata in quanto presentata il 30 gennaio 2015, esattamente 39 giorni dopo la scadenza fissata nel decreto assessoriale sopramenzionato. Neanche il 27 gennaio come da copia pervenuta alla consigliera Faranda. Perchè rigettarla se inoltrata nei termini previsti?
Un solo evento darebbe ragione alla Giunta: una proroga alla scadenza, decisa dalla Regione, ma sul sito non v’è alcuna traccia. Solo dal Comune potrebbe arrivare questa soluzione. Sin qui, si può soltanto affermare che l’errore c’è stato, pieno, ed è arrivato dalla Giunta. I numeri non sono un’opinione.
Andrea Castorina
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