Consentire l’accesso ai fondi europei anche ai liberi professionisti e non solo alle piccole e medie imprese. Lo chiede, con un’interrogazione parlamentare urgente, Pippo Currenti, deputato regionale di Sicilia democratica.
“Una raccomandazione della Commissione UE del 2013 – spiega il parlamentare – prevede la possibilità di accesso ai fondi anche da parte di studi professionali, singoli o associati, di titolari di partita iva e professionisti freelance. Questa opportunità sino ad oggi è stata raccolta dalla Toscana e dalla Puglia. Ampliare la platea dei soggetti possibili fruitori delle risorse europee consentirebbe l’attivazione di un meccanismo virtuoso per la ripresa degli investimenti grazie al coinvolgimento del mondo dei tanti operatori che ruotano attorno agli studi professionali”.
Negli ultimi tre anni sono stati destinati ai liberi professionisti circa 260 milioni di euro attraverso il fondo sociale europeo, ma occorre che questi strumenti vengano estesi anche al fondo europeo di sviluppo regionale.
Gli incentivi messi a punto dalla Puglia per agevolare i professionisti nell’ambito della programmazione 2020 sono il microprestito e i Nidi, cioè il Fondo creato dalla Regione Puglia a favore delle “Nuove Iniziative d’Impresa”. Attraverso NIDI la Regione sostiene le microimprese di nuova costituzione con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. L’obiettivo di Nidi è quello di agevolare l‘autoimpiego di persone con difficoltà di accesso al mondo del lavoro. Le misure hanno reso possibile concedere finanziamenti per oltre sei milioni.
Anche la Lombardia, si legge nell’atto ispettivo, ha pubblicato l’avviso di bando per lo sviluppo di prodotti e servizi integrati per la valorizzazione degli attrattori turistico-culturali e naturali della regione, anche in questo caso il bando prevede tra i beneficiari i professionisti che svolgano un’attività in forma associata o in società multidisciplinari.
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