La direzione regionale del Pd, riunitasi ieri, ha quasi sfiduciato il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Senza togliergli la fiducia, ma con un occhio già rivolto alle elezioni, i vertici del partito hanno sferrato un duro attacco contro il governatore.
Immediato l’intervento di solidarietà del coordinatore provinciale del Megafono di Messina, Massimo Finocchiaro:
“Il Pd – scrive Finocchiaro – predica bene e razzola male. La sensibilità di molti dirigenti regionali del Pd va a doppio senso, anzi è proprio il caso di dire che utilizza due pesi e due misure. Si è capaci di “chiedere la testa” di qualcuno per dei post sui social, per delle esternazioni politiche, per avere scambiato in confidenza ed amicizia, delle battute con qualche giornalista che le ha “rubate” e pubblicate. Per questo si è capaci di chiedere addirittura la crisi di Governo e valutare se andare al voto senza pensare neanche per un attimo ai siciliani.
Ma quando si tratta di salvaguardare i diritti di tutti- prosegue il coordinatore del Megafono – di criminalizzare e condannare chi, con violenza, sferra un vergognoso, quanto mai grave, attacco omofobico contro il governatore, bene: allora può passare. Sì, perché quello che è successo ieri in direzione regionale del Pd, alla presenza dei massimi rappresentanti dello stesso partito, è proprio questo. Il segretario provinciale del Pd di Palermo, Carmelo Miceli, ha attaccato il Presidente sulla sua omosessualità ed ha concluso il suo “discorso” con tono sprezzante e sostenendo di avere ascoltato dal Presidente solo storie di “nani ballerine e puttane”. Tutto questo è inamissibile ed inaccettabile. Miceli presenti le proprie dimissioni e il Pd faccia la sua parte. Non vogliamo solidarietà da lor signori, ma fatti”.
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