Qualche giorno fa l’attacco di Paolo David, capogruppo del Pd al Comune, al presidente della Regione Crocetta, e al sindaco Renato Accorinti. Oggi la replica di Massimo Finocchiaro, coordinatore provinciale del movimento “Il Megafono”:
“Le roboanti dichiarazioni al veleno di Paolo David contro il Presidente Crocetta, ci amareggiano ma non ci stupiscono, poiché sanno tanto di attacco telecomandato, più che di tranello o di seria critica politica su fatti, su posizioni e, sopratutto su argomenti. Siamo ormai troppo abituati agli attacchi da parte di alcuni esponenti del principale partito della coalizione, di Governo, il PD, di cui il Presidente Crocetta è uno dei massimi dirigenti. Guarda caso anche stavolta con puntuale ribaltamento della realtà dei fatti”.
“La politica – continua Finocchiaro − che ha perso di vista per decenni la sua missione e si è limitata alla gestione del potere clientelare, agli sprechi, alla mancanza di prospettiva per questa terra, oggi non è legittimata ad attaccare, tantomeno a difendere qualche stipendificio in fase di eliminazione e qualche gettone di presenza”.
“Quando David dice che questo Governo è “parolaio, inconcludente e dannoso” – spiega − dovrebbe ricordarsi che il PD (partito a cui lui scrive per lamentarsi) è rappresentato da ben 4 Assessori delle vare componenti, ci sarebbe da chiedersi se tra queste ci sia anche la sua, i DEM, che a sua volta è spaccata in due o tre aree, sia a livello locale che regionale”.
“Ancora una volta, oggi, lo stesso David – prosegue Massimo Finocchiaro −, viene smentito nel suo ruolo a mezzo stampa su una delle sue tante esternazioni, la sfiducia al Sindaco Accorinti, non condivise da parte del gruppo consiliare, gruppo che ogni giorno a causa di un malessere incessante è sempre più litigioso, un gruppo di un partito che il consigliere Cucinotta definisce “un ginepraio”, un partito con un segretario che non c’è, se c’è è commissariato o dimissionato o dimissionario….. insomma un partito veramente confuse”.
“La Presidenza Crocetta ha dato lustro all’intero centrosinistra – sottolinea −, centrosinistra che mai avrebbe potuto sognare di essere alla guida del Governo regionale senza Crocetta. É storia abbastanza nota che la vittoria non fosse facile e che nessun leader della coalizione volesse candidarsi contro l’armata del centrodestra e allora, Crocetta, poteva andare bene”.
“Una volta fatto il miracolo – scrive l’esponente de “Il Megafono” −, Crocetta viene travolto da abbracci appassionati e strette di mano di amici che non sapeva di avere, scopre che in coalizione ed all’interno del suo partito vi erano molti più “statisti” di quanto pensava e comincia a capire che sarà dura…. ma non pensavamo così tanto dura”.
“Accusare Crocetta oggi è facile – conclude −, semplice e pure di moda. Se esiste ancora qualcosa e qualcuno in questo PD in città, e secondo noi esiste, si faccia sentire e dia autorevolezza al proprio ruolo invocando il rispetto alle istituzioni, piacciano o no. Per tutto il resto, la sfida è il magic number .. “46” … I deputati detrattori, saranno all’altezza della sfida?”.
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