Un passaggio con traumi, quello di Genovese a Forza Italia. Serie di incontri e contatti frenetici, oggi, tra Palermo e Roma, per il commissario siciliano del partito degli Azzurri, Gianfranco Miccichè, che, da poco rimesso in sella da Silvio Berlusconi, ha subito creato un vespaio di polemiche. Regista della clamorosa operazione che ha condotto sotto le insegne azzurre l’ex segretario regionale del Pd, Francantonio Genovese, e un pezzo consistente del partito messinese, adesso Miccichè e’ impegnato in un fitto confronto. Soprattutto deve vedersela con il ‘fuoco amico’ di chi non ha digerito la sua mossa. Il caso e’ gia’ sul tavolo nazionale. Qui, tra molti detrattori, ha anche diversi sostenitori, come il senatore Giovanni Mauro, di Forza Italia.
“Attaccano Miccichè – sostiene Mauro- perche’ ne temono l’azione politica. Temono che Forza Italia tolga voti e potere a chi sostiene il fallimentare governo Crocetta. Accusano Genovese, Rinaldi e i tanti altri politici e amministratori che hanno aderito a Forza Italia, ma non vedono la trave nell’occhio: un capogruppo all’Ars, quello del Pd, che ha cambiato sette gruppi in tre anni e una maggioranza rattoppata da improbabili quanto interessate alleanze. Genovese e gli altri non stanno di certo facendo una corsa alla poltrona e alla spartizione di prebende, visto che dalla maggioranza sono passati all’opposizione . Forza Italia – prosegue Mauro – è sempre stato un partito garantista e si occupera’ della vicenda giudiziaria di Genovese quando questa sara’ definita dai tre gradi del processo”.
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