Il consigliere comunale Antonino Carreri sottolinea l’importanza di introdurre la figura dell’assistente alla comunicazione in tutte le scuole di ogni ordine e grado, per favorire l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili. Una tale figura professionale, infatti, favorirebbe il superamento di quelle «condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona disabile alla vita della collettività». Come previsto dalla legge n. 104 del 5 febbraio 1992, è un diritto essenziale e un obbligo garantire il pieno rispetto della dignità umana, della libertà e dell’autonomia della persona disabile e promuoverne la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società.
«Il comune di Messina — afferma però Carreri — tra i servizi erogati non fornisce il supporto di “assistenti alla comunicazione” che il legislatore, proprio all’art. 13 comma 3, individua come figure essenziali a tal punto da prevederne l’obbligo».
Per questo motivo, il consigliere esorta il Sindaco a intervenire e sollecitare l’Assessorato e il Dipartimento ai Servizi Sociali alla verifica delle attuali condizioni di “assistenza alla comunicazione personale” fornita nelle scuole, al fine di introdurre tra i servizi forniti dall’ente locale questa indispensabile figura professionale.
In parte, il Comune si sta muovendo in tal senso. Infatti, il progetto “Tutti comunichiamo”, che verrà presentato mercoledì 23 aprile a Palazzo Zanca, mira proprio all’inserimento della figura dell’assistente alla comunicazione per studenti affetti da disabilità di tipo uditivo, prevista ai sensi della legge 104/92 e mai introdotta nella provincia di Messina. L’obiettivo è proprio quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle capacità di comprensione dei soggetti audiolesi, per favorirne appunto l’integrazione.
Infine, Carreri auspica che l’Amministrazione non si lasci sfuggire «la grande occasione rappresentata dal progetto per l’Istituto Marino di Mortelle, presentato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa, per l’avvio di un partenariato finalizzato ad attività di ricerca sulle patologie autistiche e all’assistenza e supporto clinico di bambini affetti da autismo». «Tra le mille difficoltà di una mamma che deve aiutare il proprio bambino autistico a crescere — sottolinea infatti il consigliere — vi è un aspetto dell’assistenza troppo spesso trascurato ma che è forse uno dei principali problemi vissuti: la comunicazione».
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