“Durante l’audizione delle sigle sindacali, confederali e non, oggi all’ARS, abbiamo raccolto la preoccupazione delle parti sociali, che hanno pressato il parlamento regionale affinchè approvi la norma che ponga fine al tribolato percorso legislativo della riforma della province”. Lo dichiarano gli onorevoli Marco Falcone e Vincenzo Figuccia, capogruppo e vicecapogruppo azzurri all’ARS. “Forza Italia ritiene che se da un lato è necessario definire l’iter legislativo, dall’altro non si può prescindere da un intervento presso il governo e il parlamento nazionale per bloccare il prelievo forzoso sulle province siciliane, che per il 2016 vale ben 110 milioni di euro – proseguono gli esponenti forzisti –. Prelievo che se dovesse essere mantenuto, renderebbe vano qualunque intervento del legislatore regionale. Per tale motivo abbiamo annunciato la presentazione di una legge-voto, che impegni Roma a sospendere gli effetti finanziari della legge di stabilità 2014”.
Anche Mario Alloro, deputato regionale del PD, interviene sulle ex Province: “Lo avevamo chiesto con forza, finalmente la conferenza dei capigruppo all’Ars ha deciso di incardinare il ddl di riforma delle Province: era ora. Il ddl sarà incardinato in aula all’Ars nella seduta di martedì prossimo 22 marzo. Bisogna intervenire in tempi rapidi per salvare Enti che sono sull’orlo del collasso – aggiunge Alloro – e dare certezza ai dipendenti. Per non parlare della necessità di assicurare servizi in molti casi essenziali per i cittadini e per le categoria più deboli”.
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