Politici in fibrillazione, dopo le dichiarazioni del presidente della Regione Rosario Crocetta, che ha annunciato la scoperta di 800 grandi evasori, tra cui spiccano nomi eccellenti della politica e della società siciliana che conta.
Si tratta di una maxi evasione, portata alla luce grazie a uno studio effettuato da Riscossione Sicilia, quantificabile in un miliardo di euro.
Top secret, almeno per il momento, i nomi degli illustri evasori per i quali si stima un evasione che oscilla tra i 500mila e i 10mila euro ciascuno.
Moltissimi i prestanome, operai, pensionati e semplici impiegati intestatari di aerei, imbarcazioni e auto di lusso.
Miliardi sottratti all’erario da parte di personaggi di tutt’altro che indigenti, con tecniche e strumenti collaudati da veri e propri esperti dell’evasione, che finiranno sul tavolo della Procura della Repubblica di Palermo.
L’ennesimo scandalo, assicura Crocetta, che farà tremare la politica isolana: “Presenterò un esposto su quanto accaduto – ha annunciato il governatore siciliano -. Con il miliardo che verrà recuperato tra qualche anno, il Pil dell’isola potrà aumentare del 1,5 per cento. Non è sufficiente perseguire il piccolo artigiano o commerciante: è invece importante stanare la grande evasione che, in questo caso, è stata portata alla luce al termine di un’indagine ispettiva che ha messo a confronto le dichiarazioni dei redditi di personaggi con un altissimo tenore di vita”.
Uomini pubblici di spicco da una parte e nullatenenti dall’altra che, nel giro di appena un anno, sono diventati miliardari.
Una fortuna improvvisa dietro la quale, secondo il governatore siciliano, potrebbe nascondersi un’intensa attività di riciclaggio di denaro.
Per favorire i controlli Crocetta ha annunciato anche la creazione di un Ufficio grandi evasioni e l’avvio di un’azione congiunta tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate.
“La Sicilia è un porto franco – ha commentato il governatore – il nuovo paradiso fiscale europeo”.
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