“L’emergenza rifiuti, specie questa ennesima emergenza rifiuti a ridosso delle festività pasquali, non può che avere un’unica risultante: le dimissioni dell’assessore all’igiene cittadina Daniele Ialacqua”.
Con queste parole il consigliere comunale Libero Gioveni commenta la nuova emergenza cittadina.
E aggiunge: ” Ormai da 2 anni e mezzo a questa parte è diventata un umiliante abitudine per gli ormai rassegnati cittadini, che oltre al “danno” di dover convivere con quintali di rifiuti per le strade, subiscono anche la “beffa” di dover sobbarcarsi il balzello della Tari.
Parole dette e ridette queste, cause ascoltate e ripetute, alibi trovati e ritrovati, ma adesso basta – sentenzia Gioveni – i cittadini sono stanchi, non ci possono essere più alibi che tengano.
Bilancio non approvato, discarica chiusa, meno entrate in cassa, rebus ordinanze sulla piattaforma di Pace, dipendenti legittimamente in agitazione per la mancata corresponsione degli stipendi (a cui non si può non essere solidali), mezzi guasti; insomma – afferma il consigliere comunale – tutto questo non può più rappresentare un motivo per non far gettare la spugna a chi avrebbe dovuto rivoluzionare un sistema che fa acqua da tutte le parti.
D’altro canto – prosegue Gioveni – come gruppo Udc avevamo chiesto in più occasioni un aula al sindaco di rimuovere il suo assessore, anche per dare un segnale forte di cambiamento, ma evidentemente questo cambiamento nella gestione dei rifiuti non lo si vuole con i fatti.
E i fatti – afferma il consigliere – dovrebbero essere anche legati al definitivo transito dei dipendenti della società in liquidazione all’Amam, per il cui iter il Consiglio Comunale ha fatto già la sua parte modificando lo statuto della società di viale Giostra.
Adesso tocca alla giunta effettuare il passaggio. Come e quando avverrà tutto questo? – si chiede l’esponente Udc.
Sono interrogativi che necessitano delle necessarie risposte – conclude Gioveni – perché l’incertezza che regna sovrana da anni nel delicato settore dei rifiuti non fa bene né agli stessi dipendenti, né tanto meno agli esasperati cittadini che magari, chissà, forse si sentiranno dire anche questa volta dal buon Ialacqua di tenere i loro rifiuti a casa nei giorni di Pasqua e Pasquetta. E allora, dimissioni subito”.
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