Da undici sono diventati otto i seggi disponibili a Messina per le Elezioni Regionali 2017 in Sicilia.
La città dello Stretto ha perso tre poltrone in seguito alle riduzione degli scranni disponibili all’Ars (Assemblea Regionale Siciliana) passato da 90 a 70.
Tra i posti disponibili 62 sono scelti tramite il sistema proporzionale, con lo sbarramento al 5% per ciascun partito; fino a 7 deputati sono invece eletti con il listino del candidato Presidente della Regione per consentire la formazione di una maggioranza.
I nomi degli aspiranti deputati messinesi agli scranni di Palazzo dei Normanni vanno ormai delineandosi, nonostante ancora un po’ di confusione nei partiti di centro-destra e centro-sinistra dovuta alla fuga di molti candidati dal partito di Alfano, AP (Alternativa Popolare).
Questione Genovese
A fare grande rumore la candidatura di Luigi Genovese, figlio di Francantonio Genovese: probabilmente nessun aspirante deputato regionale era mai stato tanto giovane. Luigi Genovese, all’età di 21 anni, cerca di farsi strada nella politica seguendo le orme del padre e aspirando a rivestire un ruolo molto impegnativo. I più maliziosi lo hanno accusato di fare le veci di Francantonio, attualmente condannato in primo grado nell’inchiesta Corsi D’Oro, ma lui si è difeso pubblicamente, dichiarando sul proprio profilo Facebook: «Gioco questa partita in prima persona. Non indosso la maglia di nessun altro. Neppure quella di mio padre. Giudicatemi, attaccatemi per le mie idee, per i miei programmi, per i miei errori e non per il cognome che porto. Non voglio essere considerato un candidato alla ricerca della poltrona, per ambizione personale; ma sento di rappresentare un progetto che è fatto di tanti ragazzi come me. Troppo giovane? Forse. Costretto a crescere in fretta. Come tanti altri giovani. Ciascuno di noi per ragioni diverse. Io voglio essere capace di chiedere ai giovani di continuare a lottare, di tornare in questa terra, di credere che avere uno scopo comune è una forza e una certezza. Vi parlo con l’energia che ho ereditato dalla passione politica della mia famiglia a cui ho aggiunto la ribellione generazionale, che spinge verso traguardi possibili. Voglio ridisegnare i modelli occupazionali del futuro, nella mia città, nella mia Sicilia. Voglio abbracciare l’inarrestabile innovazione che sta caratterizzando la nostra era, grazie ad uno spazio di coworking, luogo in cui giornalmente si contaminano idee, talenti e competenze; quella grande casa in cui interagiscono nuove tecnologie, innovazione, digitalizzazione e startup. È il mondo del domani e noi siamo pronti ad esplorarlo. Vi invito a guardare il mio impegno sociale e politico con curiosità, interesse. Giudicate le mie azioni, i miei contenuti. Sono pronto a farmi conoscere per chi sono».
Pochi altri ragazzi alla sua età si sarebbero candidati per ricoprire il ruolo di deputato regionale senza avere alle spalle alcuna gavetta, senza essere passati prima dalla propria città, dal Consiglio Comunale, dalla sindacatura. Pochi, per non dire nessuno, avrebbero avuto la forza politica di compiere questa scelta. Il sei novembre, probabilmente, si conoscerà meglio Luigi Genovese, fino ad allora si resterà in attesa di avere notizie sul programma elettorale.
Centro-Sinistra
La maggior parte dei nomi sono già noti: da Marcello Greco, deputato regionale durante l’attuale legislatura, a Beppe Picciolo, in corsa per il suo terzo mandato. Meno conosciuti, ma sempre volti noti tra le file di centro-sinistra Santino Calderone, Pucci Prestipino e Rita La Paglia (attualmente consigliere comunale). Torna a candidarsi anche Giovanni Ardizzone, presidente dell’Ars, al suo quinto mandato.
Dopo qualche anno di assenza dal mondo della politica torna in pista Giuseppe Grioli, in sostegno alla lista di Fava, insieme con Maurizio Rella per Sinistra Italiana e Francesco Italiano.
Centro
Per l’UDC (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro), torna in campo l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Messina Pippo Previti insieme con Cateno De Luca, anche lui a sostegno di Lorenzo Cesa, attuale segretario del partito.
Centro-destra
Oltre il già citato Luigi Genovese, per il centro-destra messinese si ricandidano Bernadette Grasso e Santi Formica, volti già noti a Palazzo dei Normanni. Appoggia Diventerà Bellissima di Nello Musumeci Chiara Sterrantino, mentre per Fratelli d’Italia è in lista Elvira Amata, da sempre a sostegno del centro-destra dopo un trascorso nelle file del centro-sinistra con i DR, oggi Sicilia Futura, durante le ultime elezioni comunali. Altro nome al fianco di Musumeci quello di Ferdinando Croce: «Dopo un’attenta riflessione, accolgo l’invito ricevuto dalla mia comunità politica di spendermi in prima persona nell’ambito delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Regionale Siciliano, in rappresentanza di Messina e di tutti e 108 i comuni della Provincia».
A candidarsi alle Regionali in Sicilia anche Nino Germanà, attualmente deputato con AP, partito di Alfano, ma possibile protagonista di una migrazione nel centro-destra.
Movimento Cinque Stelle
Torna a candidarsi nel partito pentastellato Valentina Zafarana, attualmente deputato del Movimento Cinque Stelle alla Regione, in corsa per il suo secondo mandato.
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